Giarre, Croce rossa insegna ai richiedenti asilo le tecniche di rianimazione

Una lezione di primo soccorso, ma soprattutto un’occasione efficace di integrazione. E’ quella che si è tenuta, ieri pomeriggio, nello S.p.r.a.r. di Giarre, sito in Via Mariannina Coffa (accanto all’Agenzia delle entrate) e gestito dal Consorzio Sol Calatino. Qui gli istruttori del Comitato jonico etneo della Croce rossa hanno tenuto una lezione sulle tecniche di rianimazione cardio-polmonare, in collaborazione con la cooperativa Iride, presieduta dal dott. Rocco Sciacca. Gli istruttori hanno spiegato agli ospiti dello Sprar, Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, come comportarsi quando una persone si sente male. Ad uno ad uno, i ragazzi hanno provato a praticare la respirazione artificiale e il massaggio cardiaco ad un manichino. La spiegazione è stata tradotta nelle lingue dei richiedenti asilo dall'educatrice ed interprete Crivezia Prestandrea, operatrice della struttura.
L'attività rientra in un piano di integrazione e supporto previsto tra i compiti statutari della Cri.

«Da quando coordino questa struttura – spiega la dott.ssa Rita Pafumi coordinatrice dello Sprar – sto contattando le associazione del territorio per instaurare delle collaborazioni. La Croce rossa è sempre molto impegnata ad aiutare gli gli immigrati e questo incontro permetterà agli ospiti di questa struttura di conoscere meglio questa associazione. Speriamo vi siano altri incontri». «Il primo soccorso l’integrazione sono due dei compiti istituzionali della Croce rossa – aggiunge il vice presidente del comitato jonico della Cri, Rosario Rompineve – intendiamo stringere anche un protocollo d’intesa per promuovere altre attività con lo Sprar».
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 6 ottobre 2016

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