Giarre, 8 mesi di attesa al Pta per una visita diabetologica

Prenota al Pta di Giarre una visita diabetologica e le fissano l’appuntamento per il 10 maggio 2017 alle ore 9,30. Naturale lo sconforto della signora Carmela, diabetica da quando aveva 19 anni, che si è rivolta al nostro giornale per raccontare questo disagio.
Carmela è anziana e racconta che prima effettuava la prenotazione con il numero verde, ed era seguita da un medico adesso in pensione. Ci racconta che prima prenotava con il numero verde e al massimo l’attesa era di 20 giorni. Adesso la prenotazione la effettua direttamente al Pta e l’attesa è di 8 mesi. L’altro giorno si è recata al Pta per prenotare una visita, ricevendo questo appuntamento per il mese di maggio dell’anno prossimo. Frattanto, si è accorta che la dottoressa che visita era libera in quanto forse non si erano presentati dei pazienti prenotati. Ma anche se il medico era libero non la poteva visitare perché doveva rispettare l’ordine di prenotazione. «Ma io non vi ho chiamato per passare prima di altri – ci dice Carmela – ma perché chi non ha i soldi come fa? Come fanno le persone che non si possono permettere le cure a pagamento?».

Il problema delle lunghe liste di attesa per le prenotazioni non riguarda solo Giarre ma è, purtroppo, diffuso un po’ ovunque. Chiamando al numero verde dell’Asp per prenotare una visita l’utente può scegliere di effettuare una visita nel primo ambulatorio disponibile della provincia, e così si riduce l’attesa. Altrimenti, se si sceglie uno specifico ambulatorio in una data città l’attesa potrebbe aumentare anche molto. C’è poi da aggiungere che spesso vi sono dei pazienti che si prenotano ma poi non si presentano il giorno in cui avevano prenotato la visita, senza averla disdetta. E questo contribuisce ad accrescere inutilmente l’attesa dei pazienti in attesa.

Detto ciò è comprensibile che un’anziana paziente abbia maggiori difficoltà a spostarsi e cerchi l’ambulatorio più vicino a casa. E la popolazione è costituita soprattutto da anziani.
Alla fine, però, qualche criticità in più a Giarre probabilmente c’è, o perlomeno c’è secondo il presidente del Tribunale per i diritti del malato, Giuseppe Patanè. A suo avviso i problemi sono iniziati con il pensionamento di un medico.   «Prima erano in tre – ci ha spiegato – mentre adesso i diabetologi sono due ma è come se fossero uno e mezzo, dato che non sono a tempo pieno e non possono coprire tutti i giorni della settimana. Ho ricevuto lamentele da altri pazienti e ho segnalato questo inconveniente alla direzione di Giarre. L’attesa per una prenotazione si aggira intorno ai sei mesi».
Come spiegano dal Tdm, l’organizzazione dei servizi territoriali potrebbe dipendere anche dalla imminente rimodulazione della rete ospedaliera siciliana. A Giarre nella stessa struttura di via Forlanini convivono servizi sanitari che dipendono dal territorio e servizi ospedalieri. Tra pochi giorni si saprà se sarà così. Nel caso giarrese specifico forse oltre a servizi da potenziare c’è anche qualche ripetizione di servizi tra via Forlanini e il poliambulatorio di corso Sicilia, Anche questa già segnalata a suo tempo dal Tribunale per i diritti del malato. 

Nella struttura di via Forlanini esistono un P.t.a. e un P.t.e. Il P.t.a. è un presidio territoriale di assistenza, particolarmente dedicato ai pazienti fragili con diabete mellito o scompenso cardiaco. Il 27 aprile dell’anno scorso è stato chiuso il Pronto Soccorso ed è attivo il  Punto territoriale di emergenza, in sigla P.t.e.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 15 ottobre 2016

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