Ospedale Giarre, locali occupati abusivamente da una coppia di conviventi

"La vicenda della coppia di conviventi che occupa abusivamente alcuni locali dell'ospedale di Giarre, di cui si è occupata La Sicilia, ripropone in termini ormai  perentori il problema della emergenza abitativa nella cittadina ionica e del contesto di illegalità nel quale si manifesta". A lanciare l'allarme è il presidente della Commissione regionale Antimafia Nello Musumeci, secondo il quale "occorre intanto dare un colpo di acceleratore alla pratica per il completamento dei tanto discussi 60 alloggi popolari di via Trieste". Dichiara Musumeci:"Sono trascorsi esattamente due anni  da quando la Regione ha assegnato all'Istituto di Acireale, recuperando i fondi ex Gescal, la somma di 2.987.164 euro. Aggiunti ai 3.300.000 euro assegnati nel 2009 ma mai utilizzati perchè ritenuti insufficienti, si potrebbe finalmente dare inizio ai lavori per il completamento dell'immobile che da troppo tempo fa parte della poco onorevole lista delle incompiute giarresi. Della assurda vicenda degli alloggi di via Trieste - precisa Musumeci - ci siamo già occupati in Commissione Antimafia lo scorso anno, durante l'audizione del direttore dello Iacp di Acireale  Maria Elisa Trovato.
 Proprio in questi giorni lo stesso direttore mi assicura essere imminente una Conferenza di servizi per definire l'iter e - ottenuto il disco verde del Genio civile - si potrà procedere alla celebrazione della gara, che sarà curata dall'Urega. Quello degli alloggi popolari - commenta il presidente dell'Antimafia -  a Giarre come altrove nell'Isola, è un drammatico tema sociale che va ricondotto nell'ambito della legalità. I Comuni debbono condurre una seria ricognizione delle necessità abitative della propria comunità e le risposte delle Istituzioni preposte debbono essere celeri ed efficaci. Ci sono famiglie - conclude Nello Musumeci - che attendono da tanti anni in graduatoria l'assegnazione di una casa popolare. Ed il loro è un diritto che gli enti pubblici debbono tutelare".
MGL
Pubbliato sul quotidiano La Sicilia l'1 settembre 2016

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