Giarre, rinviata di 6 mesi la chiusura della psichiatria

E’stata rinviata di 6 mesi la chiusura della psichiatria di Giarre. Lo ha annunciato ieri il sindaco Angelo D’Anna che ha reso nota la comunicazione dell’Asp, a firma del direttore sanitario Franco Luca e del direttore del Dsm Giuseppe Fichera in cui si legge: «Considerato che l’attuale situazione logistica del Servizio psichiatrico diagnosi e cura “Cannizzaro” non è momentaneamente tale da poter ampliare il numero dei posti letto e che il personale sia del modulo di salute mentale del Cannizzaro che dell’Spdc dell’Ove non sono sufficienti alla copertura di turni connessi ad un maggior numero di posti letto necessari in conseguenza della chiusura del reparto di Giarre, si ritiene opportuno, in via temporanea, di mantenere il reparto di psichiatria a Giarre per un periodo iniziale di 6 mesi in attesa degli adempimenti necessari». 

Secondo il sindaco è «un risultato importante ottenuto insieme ai Sindaci del distretto e dell’area jonica, degli altri rappresentanti istituzionali, della Rete delle associazioni e al Comitato dei cittadini, in attesa che il Governo regionale, sollecitato dall’atto di indirizzo emanato dalla commissione regionale “Sanità” a seguito dell’ultima riunione svoltasi a Giarre lo scorso 19 luglio, possa rivedere la propria posizione e riportare sul territorio un ospedale di base con il pronto soccorso, che rimane l’obiettivo finale della nostra azione». 
La chiusura, infatti, senza altre disposizioni a livello regionale è solo rinviata. Sono autorizzati i ricoveri volontari, programmati e in Day Service mentre non è possibile effettuare direttamente trattamenti sanitari obbligatori (Tso). Tuttavia, spesso pazienti sottoposti a Tso a Giarre o nei comuni del distretto vengono portati nel pronto soccorso di Acireale e da lì sono poi ricoverati a Giarre.

Per Pino Esposito della Rete: «E’ positivo il rinvio ma non è cambiato nulla: speriamo che in questi 6 mesi riusciamo ad ottenere qualcosa». Angelo Larosa del Comitato cittadino auspica azioni forti da parte dei sindaci per evitare continue prese in giro.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 5 agosto 2016

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