Giarre, l'amministrazione studia il servizio idrico, dall'approvvigionamento alla depurazione

Il servizio idrico passerà la settimana prossima sotto la lente d’ingrandimento dell’amministrazione comunale. La giunta guidata dal sindaco D’Anna intende, infatti, organizzare un tavolo tecnico sulla questione per approfondire tutte le fasi del servizio, dall’approvvigionamento alla depurazione. «Valuteremo – spiega il sindaco Angelo D’Anna – iniziative da intraprendere sia per ottimizzare la fornitura che per giungere a un contenimento dei costi. A fronte di una fornitura cospicua di acqua arriva al depuratore un quantitativo eccessivo e occorre capire se vi è una o poche perdite importanti oppure tante piccole dispersioni nella rete. Il tavolo tecnico servirà, quindi, per avviare uno studio che rilevi le anomalie o le criticità».
Al tavolo tecnico, oltre al sindaco, all’assessore alle attività tecniche Giuseppe D’Urso e ai funzionari dell’Ufficio tecnico saranno invitati a partecipare anche rappresentanti dell’Asp, del Consorzio di depurazione e l’ing. Antonio Pagano che, durante la sindacatura Bonaccorsi aveva ricevuto un incarico per studiare le cause dell’eccesso di portata che arriva al depuratore dal Comune di Giarre.
In questa fase di studio occorrerà anche capire se il Comune si rifornisce di acqua dai privati in misura adeguata.

«Dobbiamo capire – spiega l’assessore D’Urso – il nesso tra i consumi di acqua e quanto va a finire al depuratore. Vi sono perdite in rete? Se così fosse queste perdite dovrebbero infiltrarsi nel terreno, non è immediato che le perdite finiscano nella fognatura. Le piccole perdite di cui siamo a conoscenza non giustificano la quantità di acqua in eccesso che arriva al depuratore».
Un lavoro sinergico con gli altri enti servirà anche per evitare di ripetere studi e prove già realizzati in passato da altri soggetti, oltre che potere studiare il funzionamento del servizio sotto tutti i punti di vista.

Utili saranno anche i risultati a cui era pervenuto l’ing. Pagano che ha fornito una relazione all’amministrazione e che attraverso delle prove di chiusura e apertura effettuate di notte nei serbatoi era riuscito a raggiungere una significativa diminuzione di litri di acqua al secondo che arrivano al depuratore.
La speranza è che si riesca ad ottimizzare il servizio idrico e che da qui si possa pervenire ad una riduzione di quanto i giarresi devono pagare annualmente di canone, eccedenza e depurazione, anche questi molto elevati, come la tassa sui rifiuti.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 26 agosto 2016

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