Ospedale di Giarre, se n'è discusso in VI commissione parlamentare

In una seduta della VI commissione regionale dell’Ars, competente in materia di sanità, è stata discussa la risoluzione riguardante l’ospedale di Giarre, così come annunciato, nei giorni scorsi, in occasione della seduta della stessa commissione tenutasi nel presidio di via Forlanaini per incontrare i sindaci del territorio e i cittadini. La risoluzione impegna il Governo regionale a «voler urgentemente adottare tutte le misure idonee a ripristinare la natura di Ospedale di base del presidio di Giarre, prevedendo la congruità del numero totale dei posti letto ospedalieri rispetto al numero di residenti del territorio, mediante la reintroduzione dei reparti recentemente soppressi ed, in particolare, del pronto soccorso ed dei Reparti necessari ad assicurare la funzionalità e la sicurezza dello stesso, assicurandone le dotazioni organiche e strumentali. E, inoltre, a voler adottare, altresì, tutte le misure idonee all’attivazione urgente dei posti letto già previsti dalla rete ospedaliera ed al potenziamento del servizio 118 di emergenza-urgenza nel Distretto socio-sanitario di Giarre».    
Alla seduta era presente anche l’assessore regionale alla sanità Baldo Gucciardi che ha riferito che avrebbe partecipato, al ministero della salute, ad un tavolo di confronto in cui saranno esplorati nuovi margini d’azione più flessibili  rispetto al piano sanitario regionale. Dopodichè martedì tornerà in commissione per dare il proprio parere.
Durante la seduta sono intervenuti il presidente della commissione Di Giacomo e i deputati Salvo Giuffrida e Nello Musumeci, tutti a favore dell’ospedale di Giarre. In particolare, Nello Musumeci ha chiesto che tra 8 giorni l’assessore torni in commissione non con un parere interlocutorio ma con una vera e propria condivisione della risoluzione per mettere l’Asp di Catania  in condizione di operare in funzione delle richieste emerse a Giarre e cioè, innanzitutto, per la riapertura del pronto soccorso. Il tutto senza nulla togliere a quanto già previsto dal piano, insomma un’integrazione ai servizi già esistenti o stabiliti.
L’assessore – come riferisce il deputato Musumeci - non ha escluso la possibilità di potere dare parere favorevole ma si è riservato di farlo dopo l’incontro al ministero alla salute.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 28 luglio 2016

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