I comuni fanno i conti con il conferimento limitato di rifiuti in discarica

(foto d'archivio)
L’estate. Il momento peggiore per un’emergenza rifiuti, soprattutto per i Comuni rivieraschi che hanno nel turismo il motore della loro economia e che vedono aumentare, a volte anche raddoppiare, i propri abitanti. «D’estate la nostra popolazione raddoppia – dice il sindaco di Riposto, Enzo Caragliano – ce ne accorgiamo dalla quantità di rifiuti che raccogliamo che, in pratica, è doppia». A ogni Comune la Regione ha indicato le quantità di rifiuti che può conferire in discarica. Ma per Riposto le tonnellate assegnate bastano per l’inverno, non in estate: «Abbiamo presentato istanza per potere raddoppiare le quantità di rifiuti che possiamo conferire in discarica – aggiunge il sindaco– le discariche adesso sono in sofferenza in un’isola che dovrebbe vivere di turismo». Il sindaco di Riposto ha anche invitato i cittadini a rispettare i giorni di raccolta differenziata senza mischiare differenziata e indifferenziato. A Torre Archirafi, la borgata più turistica, capita di trovare cassonetti pieni di rifiuti.
A Mascali è stato potenziato il servizio e la ditta esecutrice effettua anche servizi notturni. Il tetto massimo di rifiuti che il Comune può conferire in discarica, come ha disposto la Regione, è di 23 tonnellate. Ma d’estate Mascali supera questo limite abbondantemente. Sono stati potenziati anche i cassonetti e si lavora per evitare la formazione di cumuli di rifiuti. Comunque non si registrano particolari lamentale.
Sta un po’stretto anche a Fiumefreddo il limite di 12 tonnellate di rifiuti da conferire in discarica. Ma, tutto sommato, resterebbe solo qualche strada scoperta. Anche qui il Comune ha collocato 40 nuovi cassonetti. Il timore è per il periodo clou dell’estate: agosto, quando 12 tonnellate di rifiuti si raccoglieranno solo a Marina di Cottone.
Non si registrano cumuli di rifiuti a Calatabiano, malgrado il conferimento in discarica vada a rilento. «Grazie alla collaborazione della ditta Caruter che tiene il paese pulito – dice il vicesindaco Antonino Moschella -  disservizi non ce n’è ma con la limitazione imposta dalla Regione c’è il timore di qualche inconveniente. Il litorale riusciamo a tenerlo pulito, anche se ci sono rallentamenti e un autocompattatore può impiegare 4-5 ore prima di conferire in discarica. Qualche volta, qualche autocompattatore è pure tornato indietro. Stiamo cercando di incrementare la differenziata e c’è stata una riduzione della bolletta Tari del 10-12%, speriamo di sensibilizzare i cittadini per incrementarla».
Se i comuni bagnati dallo Jonio vedono aumentare la  popolazione d’estate, Giarre, invece, la vede diminuire. «Questo ci dovrebbe aiutare – dice il sindaco Angelo D’Anna – tuttavia le quantità di rifiuti che raccogliamo sono superiori al limite che ci è stato imposto: 3 tonnellate in meno al giorno. Abbiamo fatto un primo brefing e domani (oggi ndc) si terrà una riunione dedicata all’argomento per ottimizzare raccolta e contenere rifiuti da portare in discarica». Diversi i limiti di Giarre: il non avere la raccolta differenziata e l’assenza di un’isola ecologica. E poi c’è la ditta che gestisce il servizio e che a breve dovrebbe essere rimpiazzata dalla ditta vincitrice dell’appalto.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 19 luglio 2016

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