Giarre, le esigenze strutturali delle scuole giarresi

Il plesso Jungo
Primo incontro conoscitivo ieri tra l’assessore alla pubblica istruzione Enza Rosano e le dirigenti dei tre istituti comprensivi di Giarre. «Stiamo ascoltando tutte le emergenze – dice l’assessore – attuando il fattibile, senza fare promesse poi impossibili da mantenere». I problemi sono tanti ma al momento l’amministrazione per tanti interventi ha le mani legate, visto che deve essere approvato ancora il bilancio preventivo e consuntivo 2015, l’approvazione compete al Consiglio comunale che si insedierà ad agosto. Difficoltà di cui le dirigenti sono consapevoli.

Ad ogni dirigente abbiamo chiesto quali sono gli interventi prioritari, sul piano strutturale, per i plessi di sua competenza.

«Il plesso Ungaretti di Macchia è in ristrutturazione – spiega la dirigente del I istituto comprensivo, “G.Russo”, Maria Novelli – ci auguriamo che la consegna del plesso avvenga entro settembre e che questa amministrazione continui il lavoro iniziato dalla precedente. Occorre poi liberare il plesso “Rodari” di via Don Minzoni da persone che ci vivono e nel plesso Manzoni, dove i lavori sono rimasti a metà, si verificano allagamenti quando piove».

Nel II istituto comprensivo “S.Giovanni Bosco”, secondo la dirigente Rosaria Stella Cardillo le priorità sono nella scuola di via Siracusa e nel plesso Montalcini di via Trieste: «Grazie al progetto “Scuole belle”, finanziato del Ministero – spiega - stiamo investendo risorse nel plesso di via Siracusa per effettuare delle migliorie. Ma per alcuni aspetti il  Comune ci dovrebbe aiutare. Per lo stesso plesso c’è un progetto approvato dalla Regione grazie al quale, nell’arco del triennio, la scuola dovrebbe essere ristrutturata. Per quanto riguarda il plesso Montalcini di via Trieste, dato che gli spazi sono limitati per il nostro istituto e per il Liceo artistico, abbiamo dovuto limitare il numero di iscritti».

Nel III istituto comprensivo “G.Macherione” un intervento facilmente realizzabile urge per il plesso Jungo: «A parte il problema delle auto in sosta nella via di accesso che possono compromettere la via di fuga dato che la strada è piccola – spiega la dirigente Rossana Maletta -  manca, su via Federico II di Svevia, la segnaletica stradale sia verticale che orizzontale che indichi la presenza di una scuola ai conducenti dei veicoli che transitano molto spesso a velocità sostenuta. Più impegnativo, invece, un intervento per eliminare le infiltrazioni di fango nella mensa dello stesso plesso. Nel plesso Verga i lavori sono in corso, nel plesso Macherione dobbiamo attivare il fotovoltaico e sono necessari alcuni interventi di piccola manutenzione per disotturare le caditoie e nei bagni della palestra c’è uno scarico parzialmente otturato».
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 5 luglio 2016


Commenti