Appalto rifiuti Giarre, pronunciamento del Cga a favore della Dusty.

La telenovela riguardante l’appalto settennale del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nel Comune di Giarre ancora non si conclude e ieri ha visto una nuova puntata: la ditta Dusty - che nella gara di appalto era arrivata seconda e aveva presentato ricorso - ha ottenuto un pronunciamento a suo favore da parte del Consiglio di giustizia amministrativa. Secondo quanto emerso dal pronunciamento di ieri, infatti, l’offerta economica più vantaggiosa sarebbe quella della Dusty e non quella dell’Associazione temporanea d’impresa composta dalle aziende Igm e Senesi, che si erano piazzate al primo posto. Quindi, al momento toccherebbe alla Dusty aggiudicarsi l’appalto.
Il servizio è, attualmente in proroga sino al 12 luglio all’Ati formata dalle ditte Tech Servizi e Geo Ambiente. Tuttavia, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco D’Anna non procederà alla scadenza della proroga a firmare il contratto con la Dusty in quanto attende il responso di un ulteriore ricorso al Tar presentato, stavolta, dalla ditta Tech Servizi. Questo nuovo pronunciamento è previsto per il prossimo 26 luglio.
Questa vicenda dell’appalto rifiuti è intricatissima: l’esperimento di tutte le procedure di gara all’Urega avevano richiesto quasi otto mesi di tempo. Una volta giunti, all’inizio di quest’anno, all’aggiudicazione provvisoria dell’appalto, sono stati presentanti dalle ditte “soccombenti” una serie di ricorsi e ancora non si riesce a mettere la parola fine.
L’avvio del nuovo appalto è fondamentale anche per organizzare la raccolta differenziata: la ditta vincitrice dovraà occuparsi anche della realizzazione dell’isola ecologica, mai esistita a Giarre. E la raccolta differenziata è evidente quanto sia indispensabile in questi giorni in cui l’emergenza rifiuti sta interessando tutta l’isola. Anche a Giarre, come in tutti gli altri comuni, si stanno formando cumuli di rifiuti e in diverse zone la spazzatura non è stata ritirata.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 9 luglio 2016

Commenti