Giarre, si conclude una campagna elettorale di veleni sui social e trenini sulle piazze

Questo pomeriggio alle 17,30 in Municipio l’ufficio centrale elettorale proclamerà i risultati elettorali e l’elezione di Angelo D’Anna a sindaco di Giarre. Un’elezione che era nell’aria, ma non nella misura in cui poi si è manifestata con 3274 voti in più rispetto all’altra candidata Tania Spitaleri. I consensi nei confronti di D’Anna hanno superato, qualche volta pure raddoppiato, quelli per la Spitaleri in 28 sezioni su 31. Fanno eccezioni le sezioni di San Giovanni Montebello e una sezione nel plesso “Sabin” di corso Europa.

Con le elezioni si conclude una campagna elettorale breve e anomala, combattuta molto, anche aspramente, sui social network tra i sostenitori delle diverse coalizioni.
La vittoria è un po’una rivincita del movimento “Città Viva” di Angelo D’Anna  verso chi li prendeva un po’ in giro perché si iniziavano i comizi ballando e si concludevano con il trenino di persone che girava per le piazze. Non erano gesti stravaganti ma un modo per esprimere con entusiasmo e gioia una proposta diversa per la città, e non solo: «Il trenino – ci ha spiegato Angelo D’Anna – è formato da persone attaccate l’una all’altra che insieme camminano verso una meta». Quindi un modo per esprimere metaforicamente l’unità e la collaborazione tra le persone.

Oltre che per i trenini “Città viva” si è ritrovata attribuito un altro appellativo un po’ spregiativo: quello di setta. Tra i motivi anche il fatto che i candidati consiglieri, nel cercare voti, agli elettori che dicevano di avere il voto per consigliere “impegnato” chiedevano almeno di votare per il candidato sindaco D’Anna. Spesso, invece, i candidati consiglieri fanno il contrario: chiedono il voto per se stessi senza chiedere di votare per il loro candidato sindaco. Al primo turno D’Anna ha preso 1000 voti in più rispetto alle sue liste.

Con l’elezione del sindaco si ha la composizione completa del Consiglio comunale e che vede l’ingresso di volti nuovi. Dalla coalizione di Angelo D’Anna diventano consiglieri Patrizia Caltabiano, Giusy Savoca, Orazio Maccarrone e  Massimo Di Prima della lista “Città Viva”; Antonio Camarda, Maurizio Arena, Giuseppe Leotta, Francesco Cardillo della lista “Giarre Evviva”; Armando Castorina e  Rosy Finocchiaro della lista “Insieme per il Bene Comune”. Dalla coalizione  di Tania Spitalieri entrano in Consiglio Leo Patanè, Antonella Santonoceto della lista “Giarre 2.0”; Fabio Di Maria de “Il Megafono” e Vittorio Valenti di  “Proposta Popolare”. Dalla coalizione di Salvo Vitale diventano consiglieri Giannunzio Musumeci della lista “Democratici per Giarre” e Francesco Longo della lista “Progetto per Giarre”.

Queste amministrative hanno, inoltre, messo in evidenza tutte le contraddizioni all’interno del circolo cittadino del Pd, un circolo di cui l’altra candidata, Tania Spitaleri adesso invoca una rifondazione visto che, per la prima volta, non è stata presente alle elezioni comunali una lista del Pd.
Sulle spaccature all’interno del Partito democratico abbiamo sentito anche il prof. Salvo Vitale che in proposito ci ha dichiarato: «Mi si dica dove il Pd è unito. In questa tornata elettorale ha perso in numerose città: evidentemente c’è qualcosa che non va, e non solo a Giarre».
Cruciale sarà adesso il ruolo del prof. Vitale, assessore al bilancio in pectore. Dalle condizioni economiche dell’ente discenderà qualsiasi altro passo futuro. «Prenderemo atto della situazione finanziaria – ci ha detto – e ci comporteremo di conseguenza». Il Comune di Giarre, da parecchi mesi, è senza un dirigente finanziario addetto ai lavori. La nuova amministrazione, come ci ha spiegato il prof. Vitale, valuterà le possibili strade per ovviare a questo problema. Tra le opzioni quella di prendere un dirigente finanziario in convenzione con altri comuni.

Tra i possibili primi impegni pubblici del nuovo sindaco la festa di San Giovanni Battista a San Giovanni Montebello, in programma il prossimo fine settimana. L’ascolto, il sapere fare gruppo e lo stare vicini alla cittadinanza sono tra i propositi del nuovo sindaco che dovrà ricucire lo strappo tra il palazzo e i giarresi.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 21 giugno 2016

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