Giarre, Pte sotto organico, medico deve sostenere un turno di 34 ore

Come pensare alla riapertura del pronto soccorso dell’ospedale di Giarre quando rischia di non essere garantita la sicurezza nei servizi sanitari che vi sono rimasti? Il riferimento è al Presidio territoriale di emergenza che è stato attivato dopo la chiusura del pronto soccorso. Stando, infatti, a quello che riferiscono alcuni pazienti, nella settimana compresa tra il 30 maggio e il 5 giugno scorsi, un medico del P.t.e. si è ritrovato da solo, a non potere essere sostituito e ha dovuto lavorare per ben 82 ore compiendo un assurdo turno di 24 ore consecutive (un giorno intero in servizio) e un secondo incredibile turno di 34 ore consecutive!
Il P.t.e. non può trattare i cosiddetti codici rossi, cioè i casi più gravi, ma può trattare quelli meno gravi, gestire le urgenze, stabilizzarle ed, eventualmente, inviarle in altri presidi ospedalieri. Tuttavia, può sempre capitare il paziente in codice rosso che arriva per sbaglio al P.t.e. pensando che sia un pronto soccorso, e il medico di turno deve pur intervenire in qualche modo. E, soprattutto, bisogna considerare che se un medico è sotto pressione o è stanco può commettere errori e un caso lieve invece di risolversi potrebbe aggravarsi. Evenienza questa che, in tutti i modi, deve essere scongiurata.



Nel P.t.e. di Giarre è prevista la presenza di un medico e di un infermiere 24 ore su 24. Complessivamente, dovrebbero essere in servizio cinque medici ma, invece, ve ne sarebbero in servizio quattro. Quindi il P.t.s. è sotto organico di una unità.
Abbiamo sottoposto la questione all’Azienda sanitaria provinciale 3 di Catania. In proposito, il direttore sanitario, dott. Franco Luca, ha confermato la circostanza riferita dai pazienti e ci ha spiegato: «Si sono verificate – spiega il dott. Luca - delle emergenze nella turnazione, per risolvere le quali, da oggi, attingeremo alla graduatoria dei reperibili e se del caso si attiveranno le procedure per nuovi incarichi».
Il Presidio territoriale di emergenza a Giarre ha preso il posto del pronto soccorso a seguito di un accordo firmato, a maggio dell’anno scorso, dall’allora assessore regionale Lucia Borsellino alla presenza dei sindaci del Distretto socio-sanitario n. 17. Un accordo che da subito, da parte della Regione, non è stato rispettato e dopo neanche un mese, l’allora commissione consiliare straordinaria sull’ospedale rilevò che i servizi erogati nella struttura di via Forlanini dal punto di vista ospedaliero (come cardiologia, radiologia eccetera) di fatto non supportavano l’assistenza sanitaria in emergenza-urgenza erogata dal Presidio territoriale d’emergenza.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 7 giugno 2016

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