Giarre, giunta D'Anna studia come avviare differenziata e vuole opporsi all'Ecotassa

La svolta a Giarre passerà anche dal miglioramento del servizio rifiuti. Al momento mancano adeguati controlli, nessuno rispetta gli orari di conferimento, si formano di continuo delle microdiscariche negli angoli più nascosti di Giarre e poi c’è il nuovo appalto del servizio non è stato, sinora, affidato alle ditte che provvisoriamente si sono aggiudicate la gara per via dei ricorsi presentati dalle altre ditte partecipanti. Senza il nuovo appalto non si può voltare pagina: il capitolato prevede, ad esempio, anche la realizzazione dell’isola ecologica che serve per la raccolta differenziata.
L’altro ieri il Tar ha rigettato le istanze di sospensiva presentate da alcune aziende. Se non ci saranno fatti nuovi, questo pronunciamento dovrebbe permettere al Comune di procedere con il nuovo contratto con le ditte aggiudicatarie. Il condizionale è d’obbligo e la sfida principale per la nuova amministrazione è anche quella di ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini chiamati a cambiare le loro abitudini per separare i rifiuti e rispettare i giorni di esposizione dei vari materiali. Non sono più possibili errori, dopo quelli già commessi in passato.

L’amministrazione da subito sta quindi lavorando su alcune ipotesi. Come ha annunciato il sindaco Angelo D’Anna, «grande attenzione sarà data alla ripartenza della differenziata». Di certo non sarà in estate: l’esperienza insegna che questo è il periodo sbagliato per avviare un processo simile. Il periodo migliore è l’autunno, dopo l’inizio delle scuole.
Ma come differenziare senza un’isola ecologica? Per realizzare poi un’isola ecologica sono necessari parecchi mesi, forse anche più di un anno. L’ipotesi a cui intende lavorare l’amministrazione è quella di individuare un’area per uno stoccaggio transitorio dei rifiuti differenziati.

L’amministrazione D’Anna sta anche valutando di procedere con un’azione legale contro l’Ecotassa,  un tributo speciale che dal 2017 premierà i Comuni virtuosi e farà pagare di più chi continua con il vecchio sistema delle discariche. «Alcune amministrazione comunali di grandi città siciliane – spiega D’Anna – hanno proposto ricorso con esito positivo. Ci stiamo attivando per valutare il danno per il Comune di Giarre per decidere di conseguenza».


Per costituire la Conferenza provinciale per la razionalizzazione della rete scolastica della Regione Sicilia, oltre al sindaco della città metropolitana dovevano essere individuati altri sette sindaci. Oltre al sindaco di Giarre, ne fanno parte i primi cittadini di Acireale, Paternò, Caltagirone, Gravina, Ragalna e Biancavilla.    
La Conferenza, insieme all’ufficio scolastico provinciale, dovrà monitorare il dimensionamento scolastico.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 25 giugno 2016

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