Alcuni giorni fa il Comune di Giarre ha emanato l’ordinanza antincendi che impone ai proprietari di terreni alcune azioni per prevenire l’insorgenza e il propagarsi delle fiamme in estate. Ma esistono vari terreni comunali in cui il rischio incendi è reale ed è necessario che il Comune, ogni anno, intervenga. Tra queste zone comunali, tra via Silvio Pellico e via Berlinguer esistono due ampi spazi a verdi che a vederli sembrano due selve oscure di dantesca memoria: uno è il parco quattro stagioni e l’altro è l’area confinante. I residenti spiegano che il parco quattro stagioni ormai si è “ridotto” a tre stagioni, dato che uno degli alberi simbolo è seccato. L’area è frutto di un onere di urbanizzazione, è stata cioè ceduta al Comune da chi vi ha costruito una decina di anni fa; ormai, per come è ridotta, senza l’intervento del Comune non è recuperabile, neanche dalla buona volontà degli abitanti della zona.
Purtroppo, numerose aree a verde cedute al Comune dai costruttori per gli oneri di urbanizzazione versano nel degrado. Ed è un peccato che una norma che doveva servire per evitare la cementificazione selvaggia del territorio senza servizi e polmoni verdi stia sortendo questo risultando, visto che gli enti locali non hanno le risorse necessarie né per la manutenzione straordinaria, né per quella ordinaria di questi spazi a verde.
Per quanto riguarda le due aree comprese tra le case di via Silvio Pellico e via Berlinguer, secondo quanto riferiscono i residenti, sono anche tana ideale per topi e serpenti. Con i conseguenti rischi per chi vi vive. Tutto il terreno è infestato di rovi, sterpaglie e vari alberi di ricino. I due spazi dalla strada non sono neanche visibili anche perché sono circondati dalle case. Da qui la paura per il rischio incendi. «Con l’ultima amministrazione comunale – spiega il prof. Nicolò Finocchiaro, uno dei residenti – si era anche ipotizzato di adibire questi due spazi ad orti urbani. Vi sono dei residenti disponibili in tal senso, ma prima è necessaria una bonifica da parte del Comune. Dei tecnici comunali ci avevano segnalato la necessità di intervenire con una motopala, ma tutto è rimasto in sospeso».
Frattanto, l’estate è sempre più vicina e alla futura amministrazione occorrerà trovare le risorse anche per la bonifica di vari terreni comunali abbandonati per scongiurare il propagarsi di incendi.
Frattanto, tutta la città in queste settimane è lasciata andare: in varie strade c’è l’erba alta ai bordi, camminando a piedi si notano rifiuti sparsi; il tutto forse nell’attesa della futura amministrazione che di certo non avrà la bacchetta magica.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 28 maggio 2016
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