Giarre, la Regione riapre l'ospedale?

La morte del 47enne ripostese Antonino Gulisano all’ospedale di Acireale, sospetto caso di malasanità, ha portato, ieri, il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta,  ad incontrare, in un lungo faccia a faccia, il direttore sanitario dell'Asp di Catania, dott. Franco
Luca. Durante il colloquio, come riferisce una nota della Regione, sono state evidenziate alcune criticità «relative
alla rete predisposta dal precedente governo, che non ne ha valutatosufficientemente le criticità».
Sarebbe emerso l'aspetto delle distanze, delle difficoltà di collegamenti e delle distribuzioni territoriali dei servizi da
assicurare ai cittadini. Aspetti, peraltro, che i cittadini e i vari rappresentanti istituzionali del comprensorio giarrese da tempo evidenziano.
Il presidente, insieme all'assessore alla salute, Baldo Gucciardi, organizzerà la prossima settimana un vertice a Palermo al fine di incardinare una rivisitazione del piano, in scadenza il 31 dicembre 2016, che – si legge nella nota - sia in grado di «rispondere a una distribuzione più razionale dei servizi e dei posti letto nel catanese con una risposta di maggiore prossimitàalle esigenze di salute dei cittadini».
“La decisione di chiusura di servizi importanti già presenti presso l'ospedale di Giarre, decisa dai precedenti governi – ha affermato Crocetta -  mi è parsa troppo rapida e non
sufficientemente pesata, in relazione al fabbisogno della popolazione che insisteva su quell'ospedale e a cui va data una risposta. Credo si possa ottimizzare la rete, prevedendo un piano di distribuzione più dettagliato, senza nuocere ad altre strutture ospedaliere. Bisogna elaborare un piano ragionevole di riapertura dell'ospedale di Giarre e conseguentemente del pronto soccorso. Nessuno però attribuisca la volontà di chiudere Giarre al mio governo, che invece, – conclude il presidente - sta affrontando il tema della riapertura».
Parole importanti a due giorni di distanza da una manifestazione di piazza in cui a Giarre sono stati commemorati tre presunte vittime della malasanità, dopo la chiusura del pronto soccorso di Giarre con tutte le sue conseguenze, tra cui l’intasamento degli ospedali vicini. Ma soprattutto a dieci giorni dalle elezioni per cui inevitabilmente l’ospedale sarà, ancora di più, un tema di questi ultimi, e forse decisivi, giorni di campagna elettorale.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 26 maggio 2016

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