Giarre, perdita fognaria da un mese in una palazzina popolare



I miasmi sono lo sgradevole biglietto da visita che accoglie chi giunge nella palazzina “scala C”, nel prolungamento di via Romagna, nel mondo del popoloso quartiere Jungo. Per trovare l’origine del forte odore nauseabondo di fogna che pervade tutt’intorno non ci vuole molto: basta seguire la scia di liquido fognario che si espande nel cortile ove gli abitanti della palazzina posteggiano le auto. La perdita parte da sotto i portici della palazzina C, alle spalle dell’ingresso principale. Da una botola e dal pavimento proviene la vistosa  fuoriuscita di liquido fognario (qualche tubo rotto?).
L’acqua putrida ha impregnato in basso le mura esterne dell’edificio e poi scende sino al cortile condominiale, dove vi sono segnati glistalli per il parcheggio delle auto. Per fortuna (si fa per dire) vicino alla perdita c’è anche una caditoia e parte dell’acqua malsana vi si riversa dentro, altrimenti il lago di fogna sarebbe ancora più esteso.
Siamo sotto la palazzina popolare C, una decina di appartamenti.

Qualcuno dei residenti afferma che la situazione è andata, via via, a
peggiorare, da un mese a questa parte. Qualcun altro aggiunge che lo
stesso problema si sta presentando anche nella palazzina “E” e in
altre palazzine fotocopia del quartiere; e anche qui l’odore
nauseabondo dal basso sale fin dentro gli appartamenti, dentro le
stanze. Non si può vivere così. La proprietà di queste case “è
“dell’Istituto, dicono. Lo Iacp.




Via Romagna, e il suo prolungamento, è la classica periferia di una
città; quei quartieri di cui si sente parlare solo in occasione dei
servizi di controllo del territorio che effettuano i Carabinieri.
Ancor di più si vive questa emarginazione in occasione di avarie come
questa, quando urge un intervento di manutenzione e passa sempre
tanto, tantissimo tempo prima che il problema venga affrontato e
risolto.
Tra i residenti qualcuno dichiara di essersi rivolto all’Ufficio
tecnico comunale e di avere effettuato le opportune segnalazioni e
richiesta di intervento. Ma poi nessuno si è fatto vedere. Con chi
prendersela adesso, in questa Giarre senza né re, né regno?
E l’aspetto igienico-sanitario? E le temperature che nei prossimi
giorni andranno ad alzarsi sempre più peggioreranno una situazione già
insostenibile?
Intanto, tra gli abitanti di queste palazzine densamente popolate ci
sono anche dei bambini. Giocano tenendosi alla larga dal lago di
fogna. In questa Giarre smarrita, nel loro quartiere di periferia, non
c’è neanche un cortile ove possono giocare liberi.

MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 3 aprile 2016

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