Giarre, niente commissario e il Comune ( a 5 giorni dalle elezioni) non può stampare le tessere elettorali

Neanche ieri è arrivata al Comune di Giarre dalla Regione la nomina del commissario che traghetterà il Comune in questi due mesi di vacatio, sino all’elezione del nuovo sindaco. Dato che l’ex primo cittadino Roberto Bonaccorsi ha rassegnato le dimissioni il 22 marzo scorso, da una ventina di giorni circa l’Ente è senza un rappresentante legale, con piccoli grandi inconvenienti per gli uffici ove restano bloccati alcuni atti amministrativi che necessitano della firma di un sindaco o, in sua assenza, di un commissario.
L’urgenza di questi giorni è la firma per la lista dei votanti. Domenica prossima, infatti, tra soli 5 giorni, si torna alle urne per il referendum sull’abrogazione della previsione che le attività di coltivazione di idrocarburi relative a provvedimenti concessori già rilasciati in zone di mare entro dodici miglia marine abbiano durata pari alla vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale.
Oltre alla firma per la lista dei votanti, serve anche la firma di un commissario per i duplicati delle tessere elettorali che, altrimenti, non si possono neanche stampare. Ogni tessera elettorale, infatti, reca il nome del sindaco o del commissario accanto alla data di rilascio. Se non si conosce il nome del commissario non si possono stampare le nuove tessere per chi la richiede dopo averla smarrita o perché ha finito gli spazi disponibili per i bolli.  Qualche cittadino in questi giorni è andato al Comune per rinnovare, senza successo, la propria tessera elettorale. Questo inconveniente non dipende, quindi, dal Comune. Comunque sia, anche la stessa domenica è possibile ottenere il duplicato della tessera. Incomprensibile questo ritaro della Regione nella nomina del commissario, anche a fronte dei numerosi solleciti inoltrati a Palermo dal Comune e anche dalla Prefettura.
Lo scorso fine marzo si era verificata un’altra scadenza: occorreva la firma di un commissario per un atto relativo al rispetto del patto di stabilità. L’inghippo è stato risolto dalla Regione nominando un commissario solo per la sottoscrizione di quell’atto. Chissà che anche stavolta non venga nominato un commissario solo per le scadenze più urgenti, rinviando, ancora una volta, la nomina del commissario che traghetterà l’Ente sino alle prossime elezioni amministrative del 5 giugno. Per oggi o domani si attendono novità.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 12 aprile 2016

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