Giarre, Consiglio comunale spento e le elezioni ci costano 100mila euro

Per due volte consecutive è venuto meno il numero legale in Consiglio comunale e la seduta è saltata. Sembra difficile che l’assise consiliare possa ancora produrre atti. Il presidente del civico consesso, Francesco Longo, spiega che ormai il Consiglio può approvare solo atti urgenti, in pratica solo le propedeutiche al bilancio, ma occorre verificare che vi sia la volontà politica. Il civico consesso dovrebbe pronunciarsi anche su un atto riguardante la tesoreria. Per il resto il tutto sarà rimandato al prossimo Consiglio comunale.
Rinviata al futuro Consiglio anche il parere sulla fusione delle due Ipab giarresi, su cui ieri è stata convocata la I commissione consiliare.
Le energie dei consiglieri uscenti sono assorbite dagli accordi elettorali. Giovedì sera si è tenuta un incontro di Articolo 4 e c’è attesa per il direttivo provinciale del Pd in programma oggi. Non si escludono sorprese.


F.Cardillo
G.Nicotra
Un altro incontro si è tenuto tra i rappresentanti del centro-destra giarrese: Lista Musumeci, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Come spiega Francesco Cardillo di Fi, il centro-destra giarrese è contrario alla riproposizione a Giarre «dell’alleanza fallimentare Ncd-Pd», mentre vede una possibilità di dialogo con Angelo D’Anna, candidato sindaco del movimento civico Città Viva.  «Non possiamo sostenere candidati di centrosinistra – dice Giuseppe Nicotra di FdI - si è discusso sulle alternative, si valuta cosa fare e D’Anna è un ottimo nome, fermo restando che la decisione finale passa pure dalle primarie». Questo pomeriggio FdI sarà in piazza Arcoleo per le indicazioni della gente.


Frattanto, per pagare le spese per le prossime elezioni comunali il commissario straordinario ha autorizzato il prelievo dal fondo comunale di riserva di 100mila euro.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 23 aprile 2016

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