A Giarre "PD" vuol dire "Partito Diviso"

“Pd” oltre che Partito Democratico a Giarre vuol dire anche “Partito Diviso”. Si susseguono, infatti, in questi giorni le repliche e le controrepliche delle due fazioni in campo. Stavolta sono Rosaria Caltabiano e Luigi Magaraci, membri del direttivo Pd, che in una nota dichiarano: «Salvo Vitale non è il candidato ufficiale del Pd. La sua candidatura non è stata una scelta ragionata, condivisa, partecipata e purtroppo nemmeno voluta dagli elettori del Pd, che non sono stati chiamati ad esprimersi perché il segretario del circolo di Giarre Dario Li Mura si è assunto la responsabilità di rifiutare l'ipotesi di primarie per la scelta del candidato sindaco della nostra Città. Il Pd non è il suo direttivo locale, è l’insieme dei suoi elettori, iscritti e non».
I due hanno inviato una lettera al segretario provinciale del partito, Enzo Napoli, al segretario regionale Fausto Raciti, al presidente regionale del Pd Giuseppe Bruno, al segretario nazionale Matteo Renzi e alla Commissione provinciale di garanzia per chiedere loro di “farsi garanti” dei diritti di tutti gli elettori del Pd. «Siamo convinti – aggiungono - che l'unica candidatura valida e ufficializzabile e meritevole di avere il simbolo PD,  peraltro dopo aver tentato ogni forma di conciliazione e sempre rigettata, sia quella di Tania Spitaleri». Caustico Dario Li Mura replica: «Il Circolo Pd Giarre si è espresso a larga maggioranza a sostegno di Salvo Vitale candidato sindaco, se in due soli potessero ribaltare quella decisione saremmo alla "dittatura delle minoranza" e il Pd non si chiamerebbe più "Democratico"». In serata, il segretario provinciale del Pd, Enzo Napoli, si è recato a Giarre nelal sede del comitato elettorale di Salvo Vitale, dichiarando che quest'ultimo è il candidato ufficiale del Pd
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 30 aprile 2016

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