Senza il pronto soccorso di Giarre si sono intasati gli ospedali vicini

Si è concluso (forse) il presidio dei sindaci del distretto dentro l’ospedale di Giarre, ma questa settimana sono in programma altri
importanti impegni: mercoledì l’audizione del sindaco e della Rete delle associazioni nella VI commissione “Servizi sociali e sanitari” dell’Assemblea regionale siciliana e giovedì la convocazione, dentro l’ospedale, di una riunione dei sindaci e dei vertici dell’Asp.
«Abbiamo invitato il direttore generale Giammanco -  dice il sindaco
di Giarre, Roberto Bonaccorsi – nella speranza che le anticipazioni
fatte sul giornale si possano realizzare con atti amministrativi.
Mercoledì (domani ndc) sarò in   commissione Sanità all’Ars.
Sottolineerò che gli ospedali si aprono o si fanno dove ci sono gli
utenti, non dove ci sono i deputati». «Questo presidio dei sindaci –
aggiunge il sindaco di Riposto Enzo Caragliano  - serve per dire che i
sindaci del territorio pretendono che venga rispettato il diritto alla
salute. L’ospedale dovrà continuare ad esserci, nell’ottica degli
ospedali riuniti, dove entrambi i presidi hanno lo stesso diritto di
esistenza e un’equa divisione delle specialità».

Il sindaco di Calatabiano, Giuseppe Intelisano, testimonia come la
chiusura del pronto soccorso di Giarre abbia contribuito al
sovraccarico dell’ospedale di Taormina, geograficamente più vicino a
Calatabiano.  «L’ospedale di Taormina – spiega Intelisano - presenta
problematiche legate al fatto che questo ospedale di Giarre non
funziona o funziona male. E’ importante mantenere questa struttura
ospedaliera per decongestionare le altre strutture del territorio».







Frattanto, nei giorni scorsi, due membri della Rete delle associazioni
jonica, Salvo Garraffo del Centro aiuto alla vita e Pino Patanè del
Tribunale per i diritti del malato hanno incontrato il direttore
sanitario dell'Asp, Franco Luca. Quest’ultimo ha confermato loro la
difficoltà a restituire a Giarre un pronto soccorso finché la politica
regionale non riconoscerà a Giarre un presidio di emergenza-urgenza
adeguato. Luca si è  reso disponibile a potenziare con celerità i
servizi ambulatoriali per realizzare a Giarre il modello di Pta del
San Luigi di Catania. Si è parlato della possibilità di potenziare i
servizi di cardiologia, radiologia, il laboratorio di analisi e anche
di aprire la piscina esistente dentro l’ospedale.

MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 15 marzo 2016

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