Ospedale Giarre: un danno al turismo il non potere contare sull'assistenza sanitaria ospedaliera

Secondo giorno di presidio dell’ospedale. Ieri in via Forlanini erano presenti il sindaco di Mascali, Luigi Messina, l’assessore Virginia Silvestro, il presidente del Consiglio comunale mascalese Giuseppe Priolo, il consigliere Valentina Gullotta e l’assessore del Comune di Milo Francesca Strano. Per i due comuni, a vocazione turistica, l’assenza di un pronto soccorso e di un ospedale di base rappresenta anche un danno economico: chi viene a soggiornare qui sa di non potere contare sull’assistenza sanitaria di un ospedale. «Il pronto soccorso – ha detto il sindaco - dà una sicurezza psicologica alla comunità: in caso di necessità per raggiungere il primo luogo utile a Catania sono necessari tre quarti d’ora!». Per il sindaco il pronto soccorso con una riorganizzazione potrebbe riaprire: sono già presenti i servizi di base e il sistema delle ambulanze assorbe medici e risorse che potrebbero essere convogliate per la riapertura del pronto soccorso.


Ieri, il deputato dell’opposizione all’Ars Nello Musumeci è intervenuto sul forfait dato ai sindaci dai vertici dell'Asp: «Sorprende e suscita amarezza - ha detto Musumeci - la condotta dei vertici dell'Asp di Catania sulla vicenda dell'ospedale di Giarre. Non dare priorità ad un appuntamento con i Sindaci di ben 10 Comuni, peraltro già concordato da tempo, è segno di poco rispetto nei confronti delle Istituzioni e delle comunità amministrate». Musumeci col collega Ioppolo, vicepresidente della Commissione Salute dell'Ars, è tornato a sollecitare  un incontro al Palazzo dei Normanni con una rappresentanza della Rete delle associazioni.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 9 marzo 2016

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