Ospedale di Giarre: "Se c'è la volontà politica, nessuna scelta è irreversibile"

Il quarto giorno di presidio dell’ospedale di Giarre da parte dei sindaci del distretto è toccato ai primi cittadini di Piedimonte Etneo, Ignazio Puglisi, e di Sant’Alfio, Giuseppe Nicotra. Che il destino dell’ospedale di Giarre sia segnato e irreversibile è smentito da quanto accade in altri territorio ove alcune chiusure e tagli sono stati rivisti e corretti. «Non è vero – dice Puglisi - che la situazione sia irreversibile: se c’è una forte volontà politica è possibile porre rimedio ad un quadro inaccettabile; se va bene l’idea dell’ospedale riunito, non è logico trasferire tutto ad Acireale svuotando Giarre». «Stiamo continuando questa iniziativa – aggiunge il sindaco Nicotra - ad oggi non abbiamo ottenuto alcun risultato, ma continueremo questa protesta, studieremo altre iniziative, anche più eclatanti. Cercheremo di coinvolgere il più possibile la cittadinanza perché abbiamo bisogno di sostegno. Vogliamo che ritorni il nostro ospedale, con un pronto soccorso degno di questo nome».
Ieri mattina nel presidio era presente anche il presidente dell’Unione liberi artigiani di Giarre, Diego Bonaccorso, che ha portato solidarietà ai due primi cittadini.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia l'11 marzo 2016

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