Giarre, senza sindaco e vice-sindaco empasse totale per l'ordinaria amministrazione

Da quando è stata introdotta l’elezione diretta del sindaco, è la prima volta che a Giarre un primo cittadino si dimette. Nel 2003, Giuseppe Toscano, al secondo mandato, fu sfiduciato; Teresa Sodano ha portato a termine i suoi due mandati.
La peculiarità di queste dimissioni è che non c’è neanche in carica una giunta e un vicesindaco che possa sostituire il sindaco dimissionario per l’ordinaria amministrazione. Tutti gli assessori erano stati revocati, infatti, lo scorso 17 febbraio, con la determinazione sindacale n. 20. «Siamo in una empasse totale», conferma il vice segretario generale del Comune e dirigente dell’area “Attività Amministrativa”, Maurizio Cannavò.
Martedì scorso, Roberto Bonaccorsi si è dimesso presentando al protocollo dell’Ente una nota indirizzata al Prefetto di Catania, all’Assessorato regionale  delle autonomie locali e della funzione pubblica, al Segretario generale, al Presidente  del Consiglio comunale e a tutti i consiglieri comunali.  Nel rassegnare le proprie dimissioni dall’incarico, l’ex sindaco ha chiesto di procedere con sollecitudine alla nomina di un “commissario straordinario”, data la situazione eccezionale che si è determinata nel Comune di Giarre.
La nomina del commissario compete all’Assessorato regionale agli enti locali. I tempi sono ristretti ma è tecnicamente possibile che a Giarre si torni alle urne già nel prossimo mese di giugno. L’ex sindaco ha rassegnato le dimissioni, di certo, con la consapevolezza di questa circostanza che metterà in difficoltà i gruppi politici, costringendo ad un tour de force per formare le liste, stringere accordi, individuare i candidati sindaco e così via, quando sappiamo bene come a Giarre le ultime campagne elettorali, con incontri, manifesti e quant’altro siano iniziate anche 6-7 mesi prima del voto. L’alternativa, se non si andrà ad elezioni adesso, sarà quella di tornare alle urne alle prossime consultazioni, non si sa quando, potrebbe essere anche l’anno prossimo e, per un anno, Giarre, comune capofila di un distretto, si ritroverebbe ad essere guidata da un commissario.
I comizi non sono stati ancora convocati e vengono convocati 60 giorni prima delle elezioni. Il commissario, una volta nominato, potrà adottare tutti gli atti che competono alla giunta.
Restano, invece, ancora tutti in carica i consiglieri comunali sino a quando non saranno indette le elezioni. Dato che Giarre non supera i 30mila abitanti il prossimo Consiglio comunale sarà composto da 16 consiglieri e non più da 20, com’è stato sino ad ora.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 24 marzo 2016

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