Giarre, lavoratori servizio igiene ambientale protestano in Consiglio comunale

I lavoratori del servizio di igiene ambientale di nuovo sul piede di guerra. Giovedì, in Consiglio comunale, hanno, di nuovo, denunciato le inadempienze contrattuali dell’Associazione temporanea di impresa Geo-Tech che gestisce ancora, in proroga, il servizio, anche se la gara per il nuovo appalto è stata già aggiudicata da più di un mese. Problemi che il segretario provinciale Ugl, Santo Gangemi scrive in una lettera: mancato riconoscimento di spettanze contrattuali, inosservanza di quanto previsto per legge in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro, il mancato versamento del Tfr al fondo previdenziale, il mancato pagamento di verbali di cui i lavoratori si sono dovuti far carico e il mancato versamento delle rate alle Società finanziarie per cessioni o prestiti, importi che però vengono trattenuti nella busta paga dei lavoratori. «Dopo 14-16 rate non pagate – dice Rosario Garozzo, delegato provinciale Ugl - le finanziarie stanno procedendo contro i lavoratori. L’Urega per tre volte ha chiarito al Comune che la gara è stata aggiudicata: cosa aspetta ancora il Comune?».
Sulla vicenda il presidente della I commissione consiliare, Francesco Cardillo, annuncia per lunedì una seduta dedicata. «Invito l’amministrazione – dice il consigliere Tania Spitaleri - ad affidare del servizio rifiuti l’appalto alla ditta che ha vinto la gara, chiudere queste proroghe e tutelare i lavoratori bloccando i mandati alla ditta, trattenenere le somme sottratte ai lavoratori e sostituirsi alla ditta per coprire la situazione debitoria. E’ possibile ed è già stato fatto anche a Palagonia».
«La complessa vicenda rappresentata dai lavoratori – spiega una nota aziendale Tech - investe la Geo che peraltro è in amministrazione straordinaria;  per quanto ci riguarda non ci risultano cause di Tfr, la Tech servizi  ha una posizione assolutamente trasparente.  Il debito pregresso che la Ugl assume  che Geo abbia nei confronti dei lavoratori – a parte la retribuzione mensile  che viene regolarmente assicurata -  ammonta a circa  35 mila euro.  Si ribadisce che i  crediti vantati dai lavoratori non riguardano la Tech servizi,  gli unici importi per cui pende una controversia dinanzi al tribunale del Lavoro,  riguarda un importo complessivo, per 7 lavoratori, di 12 mila che Tech assume non dovute e quindi si costituirà nel procedimento previsto in autunno».
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 19 marzo 2016

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