Giarre, dalla prossima settimana i sindaci presidieranno l'ospedale

L’ospedale di Giarre dalla prossima settimana diventerà un sorvegliato speciale e a tenerlo d’occhio, di presenza, saranno i sindaci dei dieci comuni del distretto socio-sanitario. Lo hanno deciso gli stessi dieci primi cittadini ieri mattina, durante una riunione, a porte chiuse, tenutasi nel Municipio di Giarre. «Per il prossimo lunedì 7 marzo – ha dichiarato in una nota il sindaco di Giarre Roberto Bonaccorsi – convocheremo nella struttura ospedaliera la direzione dell’Asp di Catania e chiederemo conto delle iniziative che dovranno attuarsi nell’immediato, specie dal punto di vista del ripristino di servizi e dei livelli d’assistenza del presidio di via Forlanini. Abbiamo poi concordato che da martedì 8 marzo tutti noi sindaci garantiremo un nostro quotidiano presidio in ospedale per monitorare costantemente l’attuazione di quanto verrà stabilito e di quanto promesso dalla Regione». 
Gli fa eco il sindaco di Riposto, Enzo Caragliano: «Ancora una volta noi sindaci del territorio abbiamo sentito la necessità di mettere al centro dell’attenzione l’ospedale. C’è un documento sottoscritto nel 2015 dai sindaci del distretto sanitario e dai vertici dell’Asp. Sono stati rispettati i punti programmatici di quell’accordo? Non mi pare. Per quanto ci riguarda quell’accordo è la base di partenza.  Dalla prossima settimana noi sindaci andremo a turno, in ospedale, non per occuparlo ma per rimarcare con forza le necessità della struttura sanitaria».
Si dice soddisfatto per la compattezza raggiunta dai sindaci del distretto sanitario si dice il sindaco di Mascali, Luigi Messina, una compattezza «fondamentale e strategica in questo percorso comune che ci vede insieme nella salvaguarda del presidio ospedaliero di Giarre. Abbiamo programmato un incontro con il direttore generale dell’Asp per comprendere quali sono gli intendimenti dell’azienda sanitaria, ci attendiamo chiarezza negli obiettivi prefissati; nel contempo tutti i sindaci, a turno, prenderanno parte al presidio nel nosocomio».
Nella struttura di via Forlanini ieri, intanto, sono iniziati degli interventi di manutenzione degli spazi a verde esterni, voluti dal governatore Crocetta in occasione della sua visita lampo di due domeniche fa. Ma i sindaci chiedono di più.
«L’ho ribadito più volte ed anche durante l’ultimo nostro incontro con il presidente Rosario Crocetta – aggiunge Roberto Bonaccorsi -: il tempo delle promesse sul futuro del nostro Ospedale è finito  chiediamo la realizzazione concreta del rilancio della struttura più volte prospettatoci e finora inattuato. Il presidio di tutti noi sindaci  servirà da stimolo concreto per l’Asp, oltre a essere ulteriore testimonianza di sensibilità delle amministrazioni locali sul tema della tutela del diritto alla salute nel nostro territorio». Il sindaco Bonaccorsi chiederà chiarimenti anche sulle indagini diagnostiche strutturali disposte dall'Asp per il presidio di via Forlanini.


I rappresentanti dei Comuni del distretto socio-sanitario n°17 si stanno mostrando compatti negli appuntamenti di questi giorni riguardanti l’ospedale “S.Giovanni di Dio e S.Isidoro”.  Alla riunione di ieri, erano presenti, oltre a Bonaccorsi, i sindaci dei Comuni di Riposto, Mascali, Piedimonte Etneo, Fiumefreddo di Sicilia, Calatabiano, Sant’Alfio ed i rappresentanti dei Comuni di Milo e Linguaglossa. Gli amministratori si sono detti unanimemente pronti a «nuove eclatanti azioni di protesta» di fronte ad un eventuale nuovo nulla di fatto.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 2 marzo 2016

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