Sindaci e cittadini all'unisono contro la chiusura di quel che resta dell'ospedale di Giarre

Stavolta, tra sindaci e amministratori, erano rappresentati tutti i comuni del distretto, ieri mattina, nel Municipio di Giarre, alla riunione con all’ordine del giorno la prossima chiusura del reparto di psichiatria e il rischio chiusura per medicina e geriatria. Cioè la soppressione totale dei resti dell’ospedale.
La presidente della commissione giarrese sull’ospedale, Tania Spitaleri, va al cuore del problema: «Chiediamo alla Regione la rettifica della delibera assessoriale n.664 del 20 aprile 2015 e la revoca della delibera dell'Asp che ha chiuso il pronto soccorso di Giarre. Chiediamo un ospedale di base con pronto soccorso, come
previsto per bacini di utenza da 80mila a 150mila abitanti». 




Per il sindaco di Giarre, Roberto Bonaccorsi: «L'interlocutore della nostra comunità non può più essere la burocrazia dell'Asp ma il Governo regionale poiché la scelta sul depauperamento del nostro ospedale è una consapevole scelta politica. Il governatore si era impegnato a salvaguardare l'ospedale davanti a tutti noi, chiediamo su questo ancora una volta chiarezza. Se la strategia è quella di chiudere gradualmente l'ospedale, dev'essere la Regione a motivarlo davanti alla gente, assumendosi tutte le responsabilità». Tra gli interventi, per il sindaco di Mascali, Luigi Messina, «occorre analizzare anche i danni economici provocati nel territorio dal continuo depauperamento dei servizi ospedalieri, in quanto non ritenuto sicuro sotto il profilo dell’assistenza pubblica». Il sindaco di Riposto, Enzo Caragliano, si è detto pronto «anche a condurre azioni eclatanti, a cominciare dalla restituzione della fascia di sindaco».
La riunione si è chiusa con la richiesta di immediata audizione dei sindaci da inviare al governatore Crocetta ed alla IV commissione "Servizi sociali e sanitari" dell'Ars.  Deciso anche di convocare a Giarre, entro la prossima settimana, una riunione congiunta dei dieci consigli comunali del distretto sanitario per lanciare un segnale di compattezza nella difesa del diritto alla salute.




La Rete delle associazioni, Confcommercio e comitato spontaneo dei cittadini, in una nota congiunta, prendono atto della disponibilità e dell’urgenza di una fattiva concertazione tra le parti, scaturita in un coordinamento operativo, da cui nasceranno tutte le iniziative per la tutela del diritto alla salute del territorio.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 3 febbraio 2016

Commenti