Giarre, sindaco azzera la giunta. Le reazioni politiche


Il sindaco Roberto Bonaccorsi, a quasi tre anni dal suo insediamento, ha azzerato, per la prima volta, la giunta. Lunedì sera aveva preannunciato decisioni, al termine di una seduta di Consiglio comunale che ha approvato il bilancio consuntivo 2014, grazie alla presenza e al voto fondamentale di 4 consiglieri di opposizione: Tania Spitaleri del Pd (che ha votato contro ma è rimasta in aula), Gabriele Di Grazia e Vincenzo Mangano, consiglieri matricole, di Articolo 4, e Antonella Santonoceto di “Insieme per Giarre”. Fuori dall’aula, erano presenti gli altri consiglieri di Articolo 4 e Proposta popolare. Poco prima in Municipio Nico Le Mura, referente a Giarre del deputato Luca Sammartino, leader di Articolo 4, aveva incontrato i consiglieri di opposizione.
Dopo il voto, Gabriele Di Grazia ha spiegato che non aveva senso ingessare il Consiglio per un bilancio di 2 anni fa con cui lui e il consigliere Mangano non avevano a che fare. La Spitaleri ha rimarcato che c’è stato un ragionamento di tutta l’opposizione per dare un’opportunità alla città, eccetto qualcuno che si è sfilato «per nascondere la testa sotto la sabbia». Erano assenti le due consigliere di Città Viva.
Il sindaco ha riconosciuto il valore del voto e annunciato decisioni, tradottesi nell’azzeramento di giunta di ieri. «Il voto sul bilancio – ha detto – serve per aprire un chiarimento politico tra tutte le forze politiche in Consiglio. C'è la volontà di superare l'impasse, ma dipende dalla disponibilità delle forze politiche che spero possa definirsi in pochi giorni». Ma l’opposizione collaborerà col sindaco? «Credo – aggiunge - ci sia interesse condiviso a usare il tempo rimasto di questa consiliatura per consolidare il risanamento economico e realizzare alcune cose importati. Prenderò l’iniziativa per sentire tutte le forze politiche e farò una proposta per individuare un programma condiviso».

L’azzeramento suscita reazioni opposte. Francesco Cardillo di Fi, fedele al sindaco e, in questi giorni, mediatore pensa che «fosse necessario un momento di riflessione comune per uscire da questa situazione che non portava niente di buono per la città». «E’la conseguenza “ritardata” però fisiologica per un Sindaco senza maggioranza consiliare», dice Raffaele Musumeci capogruppo di Articolo 4. Per Angelo D’Anna, leader di Città Viva: «L’azzeramento è l’esito di incontri già esistenti. Non siamo contenti di come è stata gestita la vicenda né la città. La situazione di Giarre è grave, aldilà azzeramento ci vorrebbe un cambio della classe dirigente. Abbiamo una posizione distinta, faremo valere il nostro ruolo di opposizione politica sia in sede istituzionale che dove riterremo opportuno». Critico sull’azzeramento di giunta anche il segretario del Pd Giarre, Dario li Mura: «Non capisco – dice - quale sia la notizia, la Giunta Bonaccorsi non è mai stata più di zero».





 Quattro gli assessori sino ad oggi   della Giunta comunale giarrese. Di questi, tre sin dalla prima ora sono stati al fianco del sindaco: Salvo Patanè, (vicesindaco, tra le sue deleghe: ecologia, viabilità e polizia municipale),  Piera Bonaccorsi (tra le sue deleghe: pari opportunità, sport e spettacolo) e Giovanni Finocchiaro (politiche sociali).  L’anno scorso era entrato in giunta il Giacomo Benenati (tra le due deleghe: cultura e servizi cimiteriali), subentrato ad Antonino Raciti.
Il sindaco Bonaccorsi ci ha dichiarato che lunedì sera nessuno sapeva della sua decisione, prima della sua dichiarazione nell’aula consiliare, neanche gli stessi assessori con cui, comunque, in questi mesi aveva spesso parlato della «contrapposizione politica aspra che si era creata, facendo danni a tutti». 
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 17 febbraio 2016

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