Giarre, chiusura psichiatria: una decisione della politica regionale

La riunione nella sede dell'associazione l'Agorà
Stamattina alle 10,30 nel municipio di Giarre si farà quadrato sul nuovo mattone che viene meno nell’ex ospedale di via Forlanini: la psichiatria, la cui chiusura è stata ormai decisa alla Regione. La commissione consiliare sull’ospedale ha convocato il sindaco, la Rete delle associazione, il comitato dei cittadini e la Confcommercio; saranno presenti anche  rappresentanti degli altri comuni del distretto sanitario. Si dovranno decidere eventuali nuove iniziative da intraprendere, benchè negli ultimi anni sia stato fatto di tutto e tutti gli attori: sindaco, assessori, consiglieri, associazioni, cittadini hanno condotto battaglie (anche se tra di loro ciascuno ha difficoltà spesso a riconoscere l’impegno profuso dagli altri).
Oggi, però, quanto fatto sembra avere portato solo ad un rallentamento nell’attuazione di un destino deciso a Palermo, di cui il capitolo più recente è la prossima chiusura della psichiatria. «Non si tratta di un provvedimento aziendale – dice il sindaco Bonaccorsi – ma una scelta strategica del governo regionale: vengano loro a spiegarla al territorio invece di lasciare soli i sindaci. Ho contattato informalmente alcuni primi cittadini del distretto, qualcuno era già stato contattato dalla Rete, qualcun altro non potrà partecipare per impegni già presi. Dovremo fare una valutazione politica, perché ci troviamo dinanzi ad una decisione politica».
«Il rischio – dice la presidente della commissione, Tania Spitaleri - è che non solo venga chiusa la psichiatria ma che anche geriatria e medicina facciano la stessa fine, se la motivazione addotta è quella dell'assenza del pronto soccorso». 
Tra i rappresentanti della Rete, Pino Esposito spiega: «Ci aspettiamo che le autorità locali ci dicano cosa hanno intenzione di fare e cosa hanno fatto, perché nell’incontro che abbiamo avuto lo scorso giugno si era deciso che se entro settembre l’Asp non avesse rispettato quanto promesso al sindaco quest’ultimo si sarebbe attivato per far rispettare gli impegni presi».
La Rete aspetta anche l’esito dell’udienza che si terrà domani al C.g.a. di Palermo: le associazioni, infatti, avevano proposto appello cautelare al C.g.a. contro l'ordinanza del T.a.r. di Catania che non ha sospeso, in via cautelare, la delibera dell'Asp che ha chiuso il pronto soccorso di Giarre.
Frattanto, la Rete ieri, nella sede dell’associazione “l’Agorà”, ha incontrato anche alcuni membri dell’associazione “Oltre l’orizzonte” che raggruppa familiari di disabili psichici. La presidente, Santina Bucalo, spiega: «Si tratta – dice - di persone che hanno difficoltà a interagire con gli altri. Un conto è un ambiente conosciuto, dove conoscono i medici - con cui si crea un rapporto personale - e vicino casa, in modo che i familiari li possono andare a trovare tutti i giorni. Un conto è un ricovero lontano da casa».
“Oltre l’orizzonte” opera per prevenire i ricoveri forzati e gli eventi che possono creare un ulteriore disagio a un disabile psichico. Anche per questo oggi sarà presente alla riunione. 
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 2 febbraio 2016

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