Presidio di Giarre, entro il 18 dicembre doveva essere installato il nuovo apparecchio di radiologia: ma ancora niente

Doveva ritornare a pieno regime dopo il 18 dicembre l'attività diagnostica dell’Unità operativa complessa di Radiologia del presidio sanitario di via Forlanini. Ma così ancora non è stato.
In un comunicato  l’Asp di Catania a novembre aveva annunciato che l'operatività della radiologia del “San Giovanni di Dio e Sant’Isidoro” veniva stata sospesa per consentire i lavori di installazione di un nuovo apparecchio radiografico digitale diretto, di ultima generazione «acquistato per le esigenze dell’Ospedale “San Giovanni di Dio -Sant’Isidoro”».  Un nuovo dispositivo che, come spiegava la stessa nota aziendale: «consentirà una risoluzione spaziale di altissima qualità, una più rapida esecuzione degli esami e una maggiore produttività e una sostanziale riduzione (30%) di dosi di radiazione per i pazienti che si sottopongo agli esami».
A novembre l'Asp aveva, quindi, annunciato che i tecnici erano già a lavoro per la rimozione del vecchio apparato e l’istallazione del nuovo apparecchio.



La stessa azienda sanitaria aveva comunicato che «sino al 18 dicembre, l’attività diagnostica tradizionale sarebbe stata sospesa per consentire la più rapida operatività dei lavori e che Gli esami prenotati con il numero verde (pazienti esterni) sarebbero stati inseriti in una nuova agenda ed eseguiti presso l’Ospedale di Acireale».
Ma sino a ieri, 7 gennaio, si è ancora in attesa della conclusione di questi interventi. A proposito di questo ritardo dall'Asp di Catania abbiamo ricevuto rassicurazioni che entro questo mese i lavori si concluderanno. Dati i trascorsi del presidio giarrese, la vigilanza è d’obbligo. Non resta quindi che attendere questa nuova apparecchiatura che, come spiegato dall'azienda, «potenzierà la diagnostica tradizionale sia per i ricoverati, sia per i pazienti esterni, accrescendo   l’offerta sul territorio e venendo incontro alle esigenze dei pazienti e delle loro famiglie con una risposta sanitaria più prossima».
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia l'8 gennaio 2016

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