Comune di Giarre, ancora niente convenzione per la centrale unica di committenza: problemi per gare e servizi per le fasce deboli

Gare di appalto che non si possono indire e pagamenti per servizi che non si possono effettuare. Il rinvio dell’approvazione da parte del Consiglio comunale della convenzione con il Comune di Sant’Alfio per la gestione delle funzioni di Centrale unica di committenza potrebbe, addirittura, anche far perdere al Comune di Giarre il finanziamento per l’asilo nido, ottenuto attraverso i Piani di azione e coesione.
Tutti gli inconvenienti per i servizi sociali derivanti dalla mancata approvazione da parte del Consiglio comunale di questa convenzione sono stati al centro lunedì pomeriggio di una seduta della IVª commissione consiliare, presieduta da Gabriele Di Grazia, che ha incontrato la capo servizio dei servizi sociali del Comune di Giarre, Anna Vasta.
La Centrale unica di committenza è obbligatoria per i Comuni non capoluogo di provincia dall’ 1 Gennaio 2015 per espletare le procedure di gare per l’acquisto di beni e servizi; per i lavori pubblici l’obbligo è scattato dall’1 luglio 2015.
Giarre ha scelto di consorziarsi con S.Alfio, da Comune capofila si farà carico di tutto l’iter burocratico riguardante gli acquisti dei due comuni di importo superiore ai 40mila euro.
La convenzione doveva essere approvata dal Consiglio comunale di Giarre, e di seguito da quello di S.Alfio, entro il 31 dicembre 2015. Ma la proposta di delibera a Giarre è arrivata in Consiglio il 29 dicembre. L’opposizione consiliare - vedendo arrivare l’atto all’ultimo momento e non sentendosi coinvolta dalla giunta in questa deliberazione - ha rinviato il punto per approfondimenti.  
Tra l’amministrazione e l’opposizione consiliare, che detiene la maggioranza dei consiglieri, è noto il corto circuito di comunicazione che rischia ora di nuocere a importanti servizi a favore delle fasce più deboli della popolazione. Maometto non va dalla montagna e la montagna non va da Maometto, ma in pratica ognuno dei due vorrebbe che l’altro si piegasse alle proprie posizioni.
In questo braccio di ferro tra Amministrazione e Consiglio, di cui la cittadinanza non ha cosa farsene, rischiano ora il blocco o non possono partire una serie di servizi, o perché non si possono bandire gare, o perché non si possono pagare fatture di un certo importo.




Tra questi figurano anche servizi che riguardano il distretto socio-sanitario di cui Giarre è comune capofila tra cui: il progetto educativo domiciliare per minori (198mila euro), l’assistenza igienico personale dei minori nelle scuole (125mila euro), l’assistenza domiciliare degli anziani (205mila euro) il pagamento delle fatture relative a vari ricoveri, il servizio di trasporto nei centri riabilitativi (220mila euro) il ricovero di minori in comunità (120mila euro).
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 20 gennaio 2016

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