Giarre, per la cenere rimasta per strada si attendono indicazioni dalla Protezione Civile

E’ trascorsa una decina di giorni dall’ultima pioggia di cenere vulcanica e ai bordi di molte strade è rimasta ancora molta cenere, mentre l’Etna ancora non si è acquietata. Altri comuni del comprensorio etneo, molto più colpiti di Giarre dal fenomeno, hanno rimosso subito la cenere, almeno dalle arterie principali. «A Giarre – ci ha detto il sindaco Roberto Bonaccorsi – una parte di sabbia vulcanica è stata  rimossa con lo spazzamento e la  pulizia dei privati. Le vie principali sono pulite. Per la cenere che è rimasta si attendono indicazioni dalla protezione civile, interpellata in proposito anche da altri comuni».
Dal vulcano, ancora in fermento, non stupirebbe una nuova, o nuove emissioni di cenere. Per questo è più saggio attendere che si concludano del tutto i fenomeni prima di procedere con un intervento di rimozione; peraltro la quantità rimasta sulle strade è al momento tollerabile. Il Comune prevede che nei prossimi giorni, comunque, ci saranno sacchetti di sabbia da rimuovere, a mano a mano che avverrà la pulizia dei tetti e delle grondaie.




Anche questa volta si ripropone il problema dell'assenza di mezzi sempre a disposizione  dei comuni per far fronte alle varie emissioni di cenere, invece di incaricare, ogni volta, imprese specializzate, con un notevole esborso di denaro pubblico. In proposito, il sindaco ricorda di avere posto la questione alla Protezione civile più volte. Così come esistono gli spazzaneve che rimuovono la neve dalle strade quando nevico dovrebbero esserci dei mezzi che rimuovono la cenere dopo ogni evento piroclastico. Purtroppo siamo ancora fermi agli auspici.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 15 dicembre 2015

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