Giarre, parte iter per la decadenza del consigliere Raffaele Musumeci

Una seduta di Consiglio comunale tesa quella di ieri sera con
protagonista la proposta di decadenza a seguito di incompatibilita' del consigliere Raffaele Musumeci. Alla fine, nonostante il palpabile imbarazzo, a proposta di decadenza è passata con il voto unanime dei consiglieri presenti. La causa e' il debito che - secondo il Comune esigibile - che il consigliere ha nei confronti dell'Ente per somme erroneamente percepite dal 2008 al 2013, mentre era presidente del Consiglio comunale; debito di cui Musumeci contesta  l'importo. Lo stesso Musumeci, a inizio seduta, ha ribadito la sua buona fede, che si e'trattato si un errore dell'ufficio e che c'e'una politica che vuole colpire le persone che disturbano. Dopodiche'ha proposto una pregiudiziale, asserendo che il Consiglio doveva restiture all'ufficio proponente la proposta di delibera perche'illegittima. Inoltre, ha citato numerose sentenze che hanno stabilito che l'importo da restituire deve essere quantificato al netto delle ritenute Irpef. Ma la segretaria comunale, Rossana Manno, ha rilevato che Musumeci non puo'chiedere un voto sulla pregiudiziale, la proposta era quindi irricevibile.




La seduta e'stata sospesa e 
Musumeci e'dovuto uscire dall'aula. Tra gli interventi, Di Grazia, Gulisano, Giannunzio Musumeci e Scuderi hanno chiesto al dirigente Maurizio Cannavo'chiarimenti e che gli uffici verifichino le contestazioni di Musumeci. Cannavo'ha anche detto che il sindaco ha respinto una richiesta di negoziazione assistita. Scuderi ha detto che si vuole fare fuori Musumeci: senza di lui non si arriva ai 14 voti necessari alla sfiducia.

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia del 2 dicembre 2015

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