A Giarre il vescovo parla di ecologia umana

“Ecologia umana e libertà: una via per ritrovare l'uomo". Se ne è parlato ieri pomeriggio, nel salone della chiesa madre, in un incontro, promosso dall’associazione “Scienza & vita Giarre Riposto”, presieduta dal dott. Salvo Mauro, e che ha avuto come relatore d’eccezione il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti.«Il termine “ecologia umana” è stato usato per la prima volta da papa Benedetto XVI- spiega  don Daniele Raciti, bioeticista che ha introdotto l’incontro – e con questo termine si intende parlare non solo di una cura ecologica dell’ambiente: curando l’ambiente curiamo noi stessi, l’Uomo che è al centro dell’ambiente».
«Il Papa – ha spiegato monsignor Raspanti –collega la custodia dell’ambiente, della casa comune con la giustizia, l’equità, le disuguaglianze sociali, i poveri. A suo dire prendersi cura della casa comune solo in termini scientifici, di misurazione dell’anidride carbonica, per dare un esempio, è parziale e non risolverà mai il problema: la causa dello squilibrio non è l’anidride carbonica ma l’uomo che la crea. E’ l’uomo che ha bisogno di essere equilibrato e sanato perché in un suo equilibrio ritrovato si prenda cura della casa comune. Si parla per questo di un’ecologia integrale.




Occorre da una parte adottare comportamenti nuovi, moderati, parsimoniosi e dall’altra parte prendersi cura della giustizia sociale, dei poveri e degli svantaggiati perché altrimenti coverà una repressione che prima o poi scoppierà. Come rileva il Papa, le zone più inquinate del mondo sono paradossalmente quelle più povere che producono meno ma dove va a finire gli scarti dei Paesi ricchi
».
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 12 dicembre 2015

Commenti