Sindaco riferisce dell'audizione che ha avuto a Palermo alla Corte dei conti

Il sindaco Roberto Bonaccorsi lunedì, in Consiglio comunale, ha riferito sull’audizione che ha avuto a Palermo alla Corte dei conti a fine ottobre. Erano stati i consiglieri Raffaele Musumeci e Orazio Scuderi a chiedere questa audizione e Bonaccorsi li ha ringraziati perché finalmente ha potuto parlare, nel merito, della situazione economica del Comune. Una relazione quella di Bonaccorsi breve e tecnica su cui i consiglieri comunali, che non sono addetti ai lavori, non hanno avuto molto da dire. «La prima parte dell’audizione – ha detto Bonaccorsi – ha riguardato l’analisi del piano di riequilibrio. Per quanto riguarda il disavanzo siamo avanti di un anno: pare che lo abbiamo ridotto nella misura di un’annualità. Per quanto riguarda le maggiori risorse e la revisione della spesa abbiamo recuperato maggiori risorse rispetto agli obiettivi posti. Abbiamo, invece, delle difficoltà nella gestione corrente per le passività sopravvenute che riusciremo a recuperare solo grazie alle maggiori risorse scaturite dal rigore con cui è stato interpretato il piano di   riequilibrio. Poi si è discusso della mancata approvazione in Consiglio della proposta di riequilibrio: abbiamo fatto un discorso più giuridico che di merito dato che ci siamo trovati a valutare una proposta di riequilibrio di un bilancio che ancora non c’era. Si è fatto un inquadramento giuridico della situazione, ritenendo che si potesse ancora riproporre la proposta di riequilibrio con il redigendo bilancio di previsione».




Il Comune conta di ottenere maggiori entrate da risorse che la Regione ha stabilito di concedere agli enti che hanno presentato il piano di riequilibrio. Altre risorse arriveranno dalla compensazione dell’Imu agricola per alcuni Comuni. E inoltre vi è anche la possibilità di ulteriori anticipazioni dalla cassa depositi e prestiti per pagare debiti con anzianità antecedente al 31 dicembre 2014.
Il sindaco ha sottolineato che sino al 30 giugno il Comune non aveva neanche usato l’anticipazione di cassa. I debiti emersi quest’anno non sono stati ancora pagati, per alcuni è stato previsto un piano di rateizzazione con il debitore. Ma, forse, con l’anticipazione della cassa depositi e prestiti qualcuno di questi debiti potrà essere soddisfatto in anticipo.
Nelle prossime settimane la Corte dei conti emetterà il proprio dispositivo.
Solo Raffaele Musumeci è intervenuto dopo affermando che c’è poco da stare allegri perchè non era mai successo che a novembre si dovesse ancora discutere del bilancio consuntivo 2014.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 18 novembre 2015

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