Giarre, proposta di deliberazione consiliare sull'incompatibilità di un consigliere

E’ stata predisposta e inviata all’ufficio di presidenza del Consiglio comunale di Giarre una proposta di deliberazione avente per oggetto “Contestazione causa di incompatibilità a carico del consigliere comunale Raffaele Musumeci – articolo 14, Legge regionale 31 del 1986 Ordinamento regionale degli enti locali”. Si tratta della prima proposta di delibera di questo tipo, almeno nel passato recente di Giarre.
Da luglio 2008 a giugno 2013 Musumeci era consigliere comunale ed, essendo dipendente pubblico, avrebbe dovuto percepire l’emolumento mensile ridotto del 50%, così come prevede la legge. Questa decurtazione non è avvenuta.
Nei confronti del consigliere Raffaele Musumeci il Comune di Giarre ha avviato delle procedure per il recupero di somme indebitamente percepite e adesso è in corso un contenzioso tra il consigliere e il Comune.
La legge regionale 31 del 1986, dopo avere indicato all’articolo 10 le cause di incompatibilità, all’articolo 14 indica: «Quando successivamente all'elezione si verifichi qualcuna delle condizioni previste dalla presente legge come causa di ineleggibilità ovvero esista al momento dell'elezione o si verifichi successivamente qualcuna delle condizioni di incompatibilità previste dalla presente legge il consiglio di cui l'interessato fa parte gliela contesta. Il consigliere ha dieci giorni di tempo per formulare osservazioni o per eliminare le cause di ineleggibilità o di incompatibilità. Entro i dieci giorni successivi alla scadenza del termine di cui al comma precedente il Consiglio delibera definitivamente e, ove ritenga sussistente la causa di ineleggibilità o di incompatibilità, invita il consigliere a rimuoverla o ad esprimere, se del caso, la opzione per la carica che intende conservare».




Proponente della proposta di delibera è l’Ufficio contenzioso del Comune e la Segreteria comunale. La proposta di deliberazione è la numero 12 del 20 novembre 2015. La proposta adesso dovrà essere messa all’ordine del giorno del Consiglio comunale e su di essa il civico consesso si dovrà esprimere. Il tutto si colloca in una fase delicata della politica locale, ove da più parti si parla di default del Comune e in Consiglio c’è chi invoca una mozione di sfiducia contro il sindaco. 
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 22 novembre 2015

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