Da Giarre al depuratore consortile arriva il doppio della portata di acqua prevista: perchè?

Perché la portata delle acque reflue provenienti da Giarre che si immettono nell’impianto di depurazione è pressoché doppia rispetto al previsto? I giarresi consumano quasi il doppio dell’acqua che dovrebbero consumare oppure ci sono delle notevoli perdite dalla condotta idrica? Oppure ancora c’è qualche falda sotterranea? E’ il nodo che il Comune di Giarre intende sciogliere attraverso uno studio della propria rete idrica e sistema fognario. A tal fine, in questi giorni, l’Ente ha emanato un avviso rivolto ai dipendenti della pubblica amministrazione per affidare l’incarico professionale.
La portata che giunge al depuratore consortile da Giarre dovrebbe essere di 47 litri al secondo, invece si aggira sui 90-100 litri. Come se ci fossero due città di Giarre che mandano acqua al depuratore. Il direttore tecnico del depuratore di S.Anna, l’ing. Alfredo Foti, spiega: «Abbiamo fatto un’analisi della tipologia di flusso diurno e notturno e abbiamo constato che si tratta di acque pulite. Inoltre, arrivano anche in periodi asciutti, cioè in assenza di piogge». Tra le possibili cause qualche falda sotterranea oppure infiltrazioni da perdita idrica.




Questa maggiore portata provoca inconvenienti anche alla gestione dell’impianto. «Arriva una portata superiore alla capacità del depuratore e – aggiunge Foti –dato che il sistema di depurazione è biologico, diminuisce anche la capacità di depurazione del depuratore». La depurazione, infatti, avviene attraverso dei licheni che si nutrono di sostanze organiche: se arriva acqua pulita è peggio per questo tipo di processo.
Il problema della portata eccessiva di acque giarresi da depurare dura ed è noto almeno dal 2002. Il presidente del consorzio, Giuseppe Marletta, spiega: «Abbiamo suggerito al Comune di Giarre di effettuare un’indagine per capire le cause di queste maggiori portate».
Tutto ciò è una questione che interessa solo i tecnici o è importante anche per tutti i cittadini che pagano le tasse? La seconda. Se la maggiore portata fosse dovuta a perdite nella rete idrica ci sarebbe una notevole quantità di acqua pulita e sprecata che paghiamo quando il Comune si approvvigiona e quando la depura. Se così fosse, ma sottolineiamo il “se”, risolvendo il problema ci dovrebbe essere un bel risparmio e anche i cittadini dovrebbero poter pagare meno di canone idrico. 
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 25 novembre 2015

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