Giarre, la Rete: i sindaci si facciano valere sull'atto aziendale dell'Asp

La Rete delle associazioni jonica interviene con un comunicato a proposito del nuovo atto aziendale predisposto dall’Asp di Catania. Le associazioni hanno inviato una lettera, scritta da Angelo D'Anna, ai Sindaci e ai presidenti del Consiglio dei dieci comuni del Distretto socio-sanitario di Giarre in merito all’atto aziendale dell’Asp che verrà sottoposto anche al parere della conferenza dei sindaci che, in base alla legge, partecipa a processi decisionali inerenti alla programmazione ed alla valutazione dei risultati delle attività aziendali.
Le associazioni, nella lettera, hanno evidenziato ai sindaci che la loro attività deve avere come obiettivo il miglioramento dei servizi ospedalieri e territoriali, oltre ad assicurare la massima integrazione tra le attività ed i servizi sanitari, quelli socio assistenziali e gli altri servizi sociali.
La Rete  riferisce che nel documento aziendale, l’Asp fa indiretta ricognizione della situazione relativa all’ospedale di Giarre che, nella logica degli ospedali riuniti, è divenuto di fatto “una dependance” dell’Ospedale di Acireale. Viene anche prospettata la possibilità - in virtù della massa finanziaria che potrà rendersi disponibile all’azienda al 30 giugno 2016 - di ricorrere all’unificazione delle ultime strutture complesse e semplici ancora presenti, ossia il definitivo trasferimento delle ultime strutture presenti a Giarre nel presidio  di Acireale.
La Rete delle associazioni jonica, nell’ambito dei “tre livelli di complessità crescente” previsti dal Decreto Assessoriale del gennaio 2015 sottolinea ancora una volta la necessità per il nostro territorio di poter disporre di un “Presidio Ospedaliero di Base”, considerato un bacino servito e auspica che la Conferenza dei Sindaci, nell’ambito delle prerogative assegnate   possa far valere le richieste di un intero territorio ingiustamente penalizzato.



Chiede inoltre ai Sindaci di farsi promotori della convocazione del tavolo tecnico al fine di verificare lo stato dell’arte, anche in vista dell’appello cautelare al Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Siciliana che la Rete si appresta a presentare dopo la pronuncia del TAR.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 23 ottobre 2015

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