Referenti Lista Musumeci contro governo Crocetta su chiusura Pronto Soccorso di Giarre

I rappresentanti territoriali della Lista Musumeci prendono posizione sulla scadenza del termine che i sindaci del distretto socio-sanitario di Giarre avevano fissato per il ripristino del pronto soccorso e criticano il governo regionale.
Facciamo un passo indietro. A luglio i sindaci, in una nota inviata all’assessore regionale alla sanità Baldo Guicciardi, dichiaravano non più valido l’accordo firmato a luglio in quanto il presupposto dello stesso patto, cioè la garanzia del diritto alla salute, non si era concretizzato. E chiedevano, pertanto, entro il 15 settembre, il ripristino dei servizi esistenti nell’ospedale di Giarre prima del 20 aprile, data della delibera dell’Asp sulla rifunzionalizzazione del presidio di via Forlanini che ha portato alla chiusura del pronto soccorso. Il 15 settembre è passato e tutto è rimasto uguale.   
In una nota,  Nino Moschella, vicesindaco Calatabiano, Giovanni Barbagallo, Consigliere comunale di Giarre, Giuseppe Nucifora, Consigliere comunale di Fiumefreddo, e Carmelo D'Urso, delegato del Sindaco per le frazioni di Riposto, denunciano «L'assordante silenzio del governo regionale e dell'assessorato alla sanità che denota ancora una volta, l'incosciente disinteresse verso il diritto alla salute di un intero comprensorio».




I referenti del partito di Nello Musumeci additano il Governo Crocetta: «Prendiamo atto con sdegno e rabbia del totale fallimento della classe politica e dei partiti che sostengono il Governo regionale, PD e Megafono in testa, con i loro rappresentanti solo bravi a fare promesse e passerelle, salvo poi nascondersi sotto le sottane del potere Palermitano, svendendo l'interesse collettivo e quegli stessi cittadini che li hanno votati per rappresentarli al meglio.
E’ arrivato il momento – concludono - di gettare giù la maschera e svelare i complici locali dello smantellamento dell’ospedale di Giarre nel corso di questi anni».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 22 settembre 2015

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