Giarre, si smonta ponte esterno alla chiesa madre, il cantiere è sospeso

Comincia ad essere smontato il ponteggio del cantiere della chiesa madre dal lato di via Sartori. Già numerosi pali sono stati rimossi. Domani, lunedì, il nuovo arciprete, don Nino Russo, si recherà al Comune per chiedere la riapertura della strada chiusa, ormai da qualche anno, attraverso un’ordinanza sindacale. Via Sartori, quindi, nell’arco di qualche giorno dovrebbe essere di nuovo aperta al transito veicolare.
Al nuovo arciprete, insediatosi da qualche giorno in chiesa madre, spetta non solo il compito pastorale della costruzione dell’edificio spirituale ma anche portare a termine il cantiere dei lavori nel Duomo. Un cantiere tormentato, che dura da anni, più volte sospeso per via dei finanziamenti a singhiozzo che arrivano dalla Regione. Un compito non facile ma alla portata di un “prete-muratore” come don Nino che in tutte le parrocchie in cui è stato ha sempre realizzato lavori, ristrutturazioni e quant’altro.
Con la rimozione del ponteggio e la riapertura della via Sartori, grazie ad accordi con l’impresa esecutrice e con le dovute autorizzazioni dal Comune, don Nino conta di riaprire l’ingresso alla chiesa madre dal lato di via Sartori e l’attiguo ingresso laterale che dà su via Callipoli. La facciata esterna della chiesa madre dal lato di via Sartori è stata già pitturata. L’obiettivo è quindi rendere di nuovo accessibile la navata del Santissimo Sacramento. Sarà come riappropriarsi di un pezzetto della chiesa madre. Il desiderio è quello di riavere il Duomo il più possibile fruibile per le celebrazioni natalizie.




Il cantiere al momento è sospeso per i consueti mancati pagamenti di somme dalla Regione alla ditta, anche se ormai il grosso dei lavori è stato ultimato e restano solo le rifiniture. Fermo restando che l’impianto elettrico è in avaria e alcune zone della chiesa sono del tutto al buio. Don Nino aspetta notizie sullo sblocco dei finanziamenti. La parziale chiusura della chiesa per anni ha notevolmente limitato le attività con grande disagio per i parrocchiani.
E se il bicentenario del Comune di Giarre i lavori nel Duomo chiesa non sono stati ultimati almeno la chiesa madre dovrà essere impeccabile per il proprio bicentenario che ricorrerà nel 1818. «Vorremmo che sia una festa per tutta la città – dice don Nino - oltre che una festa per il Duomo».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 13 settembre 2015

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