Giarre, seduta di presentazione del nuovo assessore finita in scambi di accuse

Doveva essere la seduta in cui si presentava in Consiglio comunale il neo assessore alla cultura Giacomo Benenati ma è finita in lite con consiglieri che, da una parte e dall'altra dell'aula, si scambiavano invettive.
L'inizio lasciava ben sperare. Tania Spitaleri  ha rivendicato il senso di responsabilità dei consiglieri di opposizione, entrati in aula 

Il sindaco con accanto
il nuovo assessore Benenati
per la presentazione del nuovo assessore, con un senso delle istituzioni superiore a quello di assessori e consiglieri della ex maggioranza che erano assenti. Il sindaco Bonaccorsi ha ringraziato l’assessore dimissionario Antonino Raciti, da tutti apprezzato per la sua signorilità, e il neo assessore alla cultura Benenati ha dato la propria disponibilità ai consiglieri, chiedendo alla IVª commissione, competente sulle sue deleghe, di invitarlo. Ma poi dirompente è stato il capogruppo di Giarre Futura, Salvo Camarda, fortemente polemico con chi ha criticato la nomina del suo assessore, acese e non giarrese, con chi aveva contestato l’ingerenza del suo deputato di riferimento, Nicola D’Agostino, nella vicenda dell’ospedale, e con il Pd in particolare, al punto da dimettersi da membro della commissione consiliare sull'ospedale. Da lì inevitabile il crescendo di accuse. La presidente della commissione Tania Spitaleri, del Pd, ha definito un favore queste dimissioni, così l'on. D'Agostino non avrebbe più saputo ogni volta, un minuto dopo che era finita la seduta della commissione, cosa era stato deciso. Sono seguiti numerosi interventi, con  scambi di accuse, abbandoni di aula e rientri, il tutto accompagnato da mormorii di supporto o biasimo dal pubblico.





Tra gli interventi, Gianni Gulisano ha contestato la mistificazione della verità e ha esortato i colleghi a far rinascere la speranza per evitare lo sfacelo. Orazio Scuderi ha detto al nuovo assessore Benenati che svolgerà un lavoro minimo, visto che opererà in una giunta capeggiata da un sindaco che non ascolta nessuno.
Alla fine tutta la seduta è da bocciare. Promosso solo il consigliere Francesco Cardillo che ha invitato i suoi colleghi pro giunta a una sorta di ritiro per decidere tre, quattro punti programmatici da portare avanti per far ripartire l'attività amministrativa, visto il blocco in cui da quasi un anno si trova la città, e dare - per dirla con Vasco Rossi- un senso a questa consiliatura, dato che questa consiliatura un senso più non ha.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 16 settembre 2015

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