Giarre, regolamento dehors: novità in vista, politica permettendo

Regole certe anche per i dehors dei locali pubblici. Intende porle la IIª commissione consiliare, competente su “Attività produttive” e presieduta da Patrizia Caltabiano. Ieri la commissione ha esitato il regolamento e lo ha inviato al dirigente competente per gli ultimi ritocchi.
I dehors dei locali sono gli elementi singoli o aggregati, mobili, smontabili o facilmente rimovibili, realizzati su suolo pubblico: ad esempio i tavoli all’esterno dei pub o dei bar. Il regolamento, quindi, riguarda bar, pizzerie, pub, che fanno richiesta per occupare il suolo pubblico per attività di ristoro al di fuori del locale o tutto l’anno oppure stagionalmente. Attività, quindi, molto diffuse soprattutto durante la bella stagione.
«Sino ad ora si è andati avanti con il buon senso e le indicazioni del dirigente o della polizia municipale», spiega la presidente della commissione, Patrizia Caltabiano. Adesso la commissione intende mettere dei paletti certi per quanto riguarda la durata delle concessioni e il loro rinnovo. In particolare, proprio per rinnovare le concessioni si è deciso che dovranno sussistere le stesse condizioni di quando la concessione è stata attribuita, altrimenti il rischio che si corre à la revoca.
Altro aspetto, lo Sportello unico attività produttive, una volta acquisiti i documenti, dovrà inviarli all’Ufficio che si occupa della Tosap, la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche. Chi chiede di occupare il suolo pubblico solo stagionalmente pagherà la Tosap in unica soluzione, e al massimo la concessione stagionale potrà durare  sei mesi.
I consiglieri hanno focalizzato anche alcuni particolari requisiti, come la superficie che al massimo potrà essere occupata e le caratteristiche che devono possedere gli ombrelloni. Il titolare dell’attività dovrà anche munirsi di un’assicurazione per eventuali danni che possono verificarsi.




Il regolamento adesso passa, quindi, sotto la lente d’ingrandimento del dirigente e se non ci saranno ulteriori modifiche da apportare potrà giungere in Consiglio comunale che, tuttavia, in questi ultimi mesi marcia a rilento. Anche questo regolamento si impantanerà nella palude del Consiglio? Se poi sarà approvato dovrà poi superare la prova dei fatti ed essere realmente applicato nella jungla giarrese del “fai-da-te”.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia l'8 settembre 2015

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