Giarre, primi giorni di lavoro del neo assessore. Ma per Città viva l'esperienza di questa amministrazione è conclusa

Primi giorni di lavoro per il neo assessore Giacomo Benenati che sta facendo conoscenza dell’attività degli uffici del suo assessorato.  A Giarre ha lavorato in passato da presidente della commissione invalidi e tuttora vi lavora collaborando con il patronato Acai di Giarre. A proposito delle polemiche di questi giorni a noi ha risposto di sentirsi espressione di una lista civica locale e non di un partito. E’ consapevole del difficile quadro politico giarrese e delle ristrettezze in cui versa l’Ente. «Ho accettato – ci ha detto - perché mi piace lavorare per il sociale e dare il mio contributo a questa comunità, non per secondi fini». Ha ricevuto un promemoria dal suo predecessore, il prof. Raciti, ha delle idee e vuole chiedere al Consiglio delle proposte.
Ma non si attenua la polemica politica. Ieri in una nota il movimento politico “Città viva” chiede di fatto al sindaco Roberto Bonaccorsi di dimettersi: «Noi del movimento “Città Viva” riteniamo un’esperienza definitivamente conclusa, pur con grande amarezza nell’interesse della Città». E riferendosi al sindaco parlano di «Un vincitore numerico delle elezioni comunali, costretto a governare senza la sua squadra, che ha proseguito imperterrito in questi due anni a mettere in campo ogni azione finalizzata al risanamento dei conti in una condizione oggettivamente ingestibile. Città Viva ritiene che non ci siano più vie d’uscita, la città non può rimanere ingabbiata, prigioniera del solito modo di fare politica».




Non è mancata una nota polemica sulla nomina di Benenati per Città viva «Probabilmente imposta da chi di Giarre e del suo Ospedale ne è stato il carnefice insieme ai suoi complici».
E lunedì prossimo in Consiglio si annunciano scintille.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia l'11 settembre 2015

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