Fine mese arriveranno 8000 avvisi di pagamento dal comune di Giarre

 Verso fine di questo mese di settembre, inizi di ottobre partiranno dal Comune di Giarre circa 8000 avvisi di accertamento Ici relativi sia a minori versamenti che a mancati versamenti della tassa sulla casa. I destinatari di questi avvisi sono stati individuati dagli uffici finanziari dell’Ente incrociando i dati del Comune con quelli dell’Agenzia delle Entrate. In Consiglio comunale la questione è stata anche oggetto di dibattito nei giorni scorsi. Come ci ha spiegato il sindaco Roberto Bonaccorsi, che è anche assessore al bilancio e finanze, questi avvisi riguardano la tassa sulla casa per gli anni 2010 e 2011. Ogni avviso è relativo ad un solo anno di imposta, come prevede la legge, e gli uffici finanziari stanno lavorando anche per l’imposta dovuta nell’anno 2012.
Il timore di qualche consigliere comunale è che si ripetano gli errori che si sono verificati nel recente passato e che hanno portato centinaia di cittadini inferociti negli uffici finanziari di viale Federico II di Svevia per chiedere rettifiche e chiarimenti.
A tal proposito il sindaco ricorda che c’è sempre un numero fisiologico di errori in questi casi. Nel passato gli errori hanno riguardato gli avvisi relativi al canone idrico e non la tassa sugli immobili. Per questa volta il primo cittadino si augura che si rimanga dentro l’errore fisiologico.
Non solo tassa sulla casa. Si lavora anche alla tassa sui rifiuti. Gli uffici finanziari stanno, infatti, anche incrociando i dati dell’anagrafe e con i dati di coloro che pagano la tassa sui rifiuti. Capita, ad esempio, che in un nucleo familiare nessuno paghi la tassa sui rifiuti. Spesso si tratta di semplici dimenticanze: ad esempio, può accadere che una famiglia paghi una tassa intestata ad un parente defunto. Oppure che i genitori vadano a vivere altrove lasciando la casa a un figlio che continua a pagare la tassa intestata al padre o alla madre. Gli uffici stanno lavorando per eliminare casi come questi al fine di individuare chi effettivamente la sta facendo franca e non paga del tutto la tassa sui rifiuti.




Come sempre in questi casi si tratta di un lavoro anche impopolare. La speranza è che individuando chi non paga le tasse si possano poi redistribuire meglio le tasse ed evitare che ci siano sempre e solo i soliti noti che pagano le tasse per tutti, anche per i furbi.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 10 settembre 2015

Commenti