Giarre, vengono trasferiti due parroci

Dopo dodici anni cambiano i parroci della chiesa madre “Sant’Isidoro agricola” e della comunità “Gesù Lavoratore”: l’arciprete del Duomo Domenico Massimino da settembre sarà trasferito nella chiesa madre di Randazzo, mentre il parroco di “Gesù Lavoratore”, don Nino Russo prenderà il posto di don Massimino in chiesa madre. Nella parrocchia “Gesù Lavoratore” sarà trasferito don Antonio Pennisi, attuale parroco di Aci Platani, in passato già vice parroco del Duomo di Giarre.

Ieri sera, a conclusione della messa vespertina, è stato dato l’annuncio ufficiale che non si può dire sia stato un fulmine a ciel sereno solo perché ieri c’è stato un temporale con tanti fulmini. 

Per il resto la notizia di certo ha colto impreparate le comunità, con
molti parrocchiani, peraltro, in vacanza e fuori sede.
I due sacerdoti con grande disponibilità hanno accolto le decisioni
del vescovo.




 


Don Massimino, proveniente dall’acese, in questi 12 anni
ha abbracciato la “causa giarrese”, mostrando amore per Giarre anche più di tanti giarresi. Negli ultimi tempi si è distinto per il suo impegno per i lavori nel Duomo, massimo monumento cittadino. 

«Per quanto ci si affezioni a un luogo – ci ha detto - e per quanto un trasferimento abbia una dimensione di fatica è vero che il succederci è un arricchimento e il Signore arricchisce la sua Chiesa anche così. Occorre scorgere la volontà di Dio in queste scelte e viverla con gratitudine e con gioia».


Don Nino Russo, attuale vicario foraneo, presto, quindi, pure
arciprete di Giarre, può essere definito ormai il “parroco di Giarre” per eccellenza, visto che durante il suo sacerdozio ha guidato quasi tutte le parrocchie di Giarre centro: Regina Pacis, San Camillo, Gesù Lavoratore e ritorna ora in chiesa madre dove già era stato vice parroco. «Il vescovo – ci ha detto – aveva bisogno di inviare a Randazzo un sacerdote che guidasse con saggezza quella comunità e ha pensato di portarmi in chiesa madre dove ero stato già vice parroco.
Con serenità torno in questa comunità. Con don Antonio Pennisi, persona attenta e in gamba,  cercheremo di collaborare a livello di pastorale affinchè le parrocchie non siano disunite e distanti tra loro ma ci sia sinergia per portare avanti un piano pastorale unitario. I piani del Signore seguono strade per noi strane ma precise
per Lui».

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicili il 9 agosto 2015

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