Giarre, negozi aperti ad agosto per ... crisi


Non ci sono più le ferie di agosto di un tempo, quando le strade si svuotavano, le saracinesche erano quasi tutte calate con su scritto “chiuso per ferie”. Adesso la maggior parte delle attività si può dire resti aperta anche la settimana clou di agosto. Accade già da alcuni anni, specie nelle vie del centro. La novità di quest’anno è che ci sarebbe pure qualcuno disposto a tenere aperto pure il giorno di ferragosto. Lo conferma il presidente della locale Confcommercio, Francesco Candido: «C’è chi chiede informazioni per tenere aperti i negozi il 15 di agosto, essendo sabato. Ma ferragosto è ferragosto, sarebbe come aprire il giorno di Natale. E se anche fossimo tutti aperti, a ferragosto chi va in giro a comprare? forse i tempi bui fanno pensare a questo, ma secondo me non è un giorno che risolve le difficoltà c’è piuttosto da rifondare tutto il sistema commerciale, e siamo tanti anni indietro».




 
Di turisti in giro ce n’è, sono soprattutto emigrati che tornano in Sicilia nel periodo estivo. Ma non sono più gli emigrati di una volta, 10-15 anni fa, che venivano dall’Australia, o dalla Germania e facevano grandi e costosi acquisti per riportare all’estero i prodotti made in Italy (scarpe, vestiti e gioielli) molto apprezzati all’estero ma tre volte più cari rispetto al prezzo in Italia.
Secondo il presidente della Confcommercio tra i possibili cambiamenti da introdurre nel mercato bisognerebbe rivedere il sistema dei saldi e aprirsi all’e-commerce.
Per quanto riguarda i saldi il bilancio è mediamente positivo e non ci sono grosse lamentale. Ma resta il problema dei furbetti che  anticipano il periodo dei saldi. A rigore gli sconti dovrebbero durare due mesi d’estate e due mesi d’inverno. Ma sotto sotto molti commercianti allungano o anticipano il periodo dei saldi. E va a finire gli sconti durano metà anno. «La logica corretta – spiega Candido – sarebbe quella di liberalizzarli e far capire che è meglio calmierare i prezzi, praticare un ribasso che permetta di vendere tutto l’anno: ma a questa ipotesi quanti aderirebbero?».
Altro settore in cui il commercio può crescere molto, ma in cui si registra un ritardo del comparto commerciale locale è la vendita on line. A settembre Confcommercio riproporrà ai suoi soci di aprirsi a questo tipo di innovazione. «Avevamo pensato di creare aprirci all’e-commerce – dice Candido – attraverso un portale. I commercianti sono legali alla vendita tradizionale mentre il settore del commercio on line è in crescita e sempre più persone comprano attraverso il pc. Si tratta di un settore in cui entrando ora è possibile ricavare un margine di crescita notevole, chi prima arriva conquista una fetta di mercato».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 14 agosto 2015

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