Giarre, l'isola ecologia nel parco regionale di Trepunti, ma in Consiglio la proposta di deliberazione non è mai giunta

Nel parco regionale di Trepunti sorgerà il Centro comunale di raccolta (Ccr) dei rifiuti
differenziati. Il sito lo ha individuato l’amministrazione comunale, è stato comunicato alla Regione ma senza che vi sia stato un voto in Consiglio comunale, organo a cui compete stabilire la destinazione dei terreni.
Se n’è parlato ieri in Vª commissione consiliare, alla presenza dell’assessore all’ecologia Salvo Patanè.
L’area del parco, grosso modo, per un terzo circa sarà ridisegnata dalla nuova viabilità prevista dal Piano regolatore di 10 anni fa. Un altro terzo diventerà Ccr e il restante terzo (l’area del campo da tennis) sarà riqualificato.
Perché a dicembre, quando l’amministrazione ha individuato questo sito, non si è portata la proposta in Consiglio? Secondo quanto ci ha riferito l’assessore Patanè si è verificato un accavallamento di eventi (turnazione dei dirigenti, vacatio di competenze e una ulteriore richiesta di documenti da parte della Regione) che ha fatto perdere tempo. Dato che l’Urega ha chiesto a tutti i Comuni che i rispettivi Consigli approvino il piano rifiuti, contestualmente si potrà deliberare anche il sito.





Polemico il consigliere Salvo Camarda di “Giarre Futura”: «E’ la prova che il Consiglio non viene spesso investito su questioni di propria competenza. Quando sono stato presidente della Vª commissione ho interpellato sulla questione la giunta e non è mai emersa la necessità di una variante per il nuovo sito. Sono amareggiato, come “Giarre futura” voteremo l’atto ma è necessario più dialogo tra Amministrazione e Consiglio »

Patanè, nel ribadire che non si tratta di una mancanza
politica (la giunta aveva deliberato un atto di indirizzo) ma gestionale, aggiunge:«E’ più una questione di principio che sostanziale: la destinazione del terreno resta pubblica, un’altra porzione ora abbandonata sarà riqualificata. L’assenza di un’isola ecologica a Giarre è una falla senza precedenti che stiamo tappando»
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicili l'11 agosto 2015

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