L'on. Musumeci chiede conto all'assessore regionale alla sanità del Pte di Giarre

Mercoledì scorso, per la prima volta all’Assemblea regionale siciliana si è parlato dell’ex ospedale di Giarre, grazie ad un’interpellanza dell'on. Nello Musumeci a cui ha subito risposto l'assessore regionale alla sanità Lucia Borsellino.
Musumeci ha chiesto conto all’assessore dell’attivazione del presidio territoriale di assistenza promesso dallo stesso assessore, all’indomani della morte di Maria Mercurio. «Lei – ha detto Munsimeci - è prontamente accorsa all'Asp di Catania, per assicurare che sarebbe stato attivato un presidio terapeutico di emergenza con l’integrazione dei servizi  H 24 e della medicalizzazione delle postazioni del 118 di Mascali e di Riposto.
 Sono passate due settimane, assessore, e del Pte a Giarre non si hanno ancora notizie. Tutti i tempi necessari, legittimi e consentiti, sono scaduti, riteniamo, assessore, che sia necessario riattivare invece il servizio del Pronto soccorso. Privare quel nosocomio del servizio di Pronto soccorso è stata una scelta assolutamente irresponsabile.  Altrettanto irresponsabile ci è sembrata la volontà di disattendere un impegno che lei, in rappresentanza del Governo, il 26 maggio scorso, ha assunto col sindaco di Giarre presso la sede dell’Asp di Catania».

L’assessore ha ricordato di avere promosso, all’indomani del tragico evento, delle indagini interne e ha aggiunto che il soccorso è stato tempestivo. «In quella circostanza i cui contorni sono ancora da chiarire – ha dichiarato - il Servizio Sanitario ha anche subito un danno piuttosto grave per via di un danneggiamento dei mezzi di soccorso da parte di persone che accompagnavano la paziente e che è stato puntualmente anche denunciato all’Autorità giudiziaria, in quanto ha determinato dei danni ingenti sia all’ambulanza ma anche agli strumenti elettromedicali».




L’assessore ha quindi comunicato di avere inviato un’ispezione in ospedale (che non era a sorpresa ma nota ai vertici dell’Asp ndc) e ne attende l’esito. «Sarà mia cura – ha concluso - puntualizzare all’attuale direzione dell’Azienda, laddove ci fossero delle mancanze rispetto al piano che è stato concordato, in presenza anche dei sindaci del comprensorio».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 12 giugno 2015

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