Giarre, studenti dell'agrario Mazzei alla scoperta dei muri di pietra

Gli studenti dell’istituto agrario “Mazzei” di Giarre sono stati coinvolti in un originale progetto per conoscere la tecnica di realizzazione del muro a secco, particolare tipo di muro un tempo molto diffusa ma che poi è stata soppiantata da altre tecniche più moderne, anche se meno efficaci. Due le classi coinvolte, la II C e la II B, sotto la guida dei professori Alessandra Nucifora, Giovanni Starrantino e Rita Vaccaro. «Il muro a secco – spiega Filippo Bonsignore, uno degli studenti – è detto così perché è realizzato senza leganti ma basandosi solo sull’equilibrio tra le pietre. Questi muri possono essere attraversati dall’acqua e dall’aria e questo li rende molto resistenti. Questa tecnica è stata usata per realizzare muri di contenimento, pozzi, ovili e strutture abitative». «Nel teatro verde di Macchia – aggiunge Antonino Calandra, un altro studente – abbiamo assistito al lavoro di Sebastiano Grancagnolo, un murassiccaro esperto; abbiamo visto come scolpiva le pietre, sovrapposte le une sulle altre, come un puzzle». «Con i nostri docenti – conclude Sebastiano Emmanuele – abbiamo svolto una ricerca sulle origini del muro a pietra, è un lavoro che per essere fatto bene richiede molta pazienza». Peraltro si tratta di artigianato di qualità che non può essere improvvisato da chiunque.






 

Domenica 14 giugno, nel teatro verde di Macchia si terrà la manifestazione “summer time” durante la quale sarà completata la costruzione di un sedile in pietra per i bambini e con i bambini e il murassiccaro Sebastiano Grancagnolo. «Abbiamo fatto anche una ricerca sui proverbi sulle pietre - dice la prof. Vaccaro -  E c’è un detto molto significativo che dice: “Ci sono uomini con il cuore di pietra e pietre con un cuore”».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 4 giugno 2015

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