Anche a Giarre il blocco degli scrutini

Il liceo Amari
Anche a Giarre, città delle scuole, i docenti protestano contro la riforma della scuola del governo Renzi, attraverso il blocco degli scrutini, lo “sciopero breve” proclamato dai sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda. Bloccati gli scrutini nel Liceo “Leonardo”, nel Liceo “Amari”, nell’istituto alberghiero “G.Falcone” di Giarre e nell’istituto tecnico Pantano di Riposto, qualche scrutinio saltato anche all'agrario Mazzei, un solo scioperante ieri al “Majorana-Sabin”. Altri scioperi potranno verificarsi oggi o in altre scuole.
Per effettuare gli scrutini di una classe i docenti devono essere tutti presenti, quindi basta l’assenza di un solo professore per rinviarli. Ma il dirigente ha l’obbligo della riconvocazione. Questa forma di protesta potrà solo rinviare gli scrutini di qualche giorno e non riguarda, comunque, gli studenti delle ultime classi.
Il "Leonardo"
Lo sciopero non è indolore, nelle scuole si sono creati accesi dibattiti tra gli stessi docenti, o tra docenti e dirigenti: chi sciopera lo fa per esprimere la propria contrarietà alle scelte del governo. Altri docenti trovano questa protesta inutile o nociva solo per i colleghi, costretti a ritornare più volte a scuola.
L'Alberghiero Falcone. Qui i docenti hanno bloccato l'adozione
dei libri di testo
All’Alberghiero Falcone i docenti hanno attuato anche il blocco dell’adozione dei libri di testo. Se questa decisione non sarà revocata, l’anno prossimo si farà lezione senza libri di testo ma solo utilizzando dispense prodotte da docenti. In tal modo si punta ad arrecare un danno economico alle case editrici.
Tra i punti più contestati della riforma di Renzi la valutazione dei docenti affidata a una commissione che prevede la presenza di genitori e studenti e poi l'ampia discrezionalità che la riforma dà al dirigente scolastico nella scelta dei professori.



Ma c’è chi indica un pericolo più grande nella possibilità che questa riforma dà al governo di deliberare in materia contrattuale, cosa che non avviene in nessuna categoria del pubblico impiego, sinora.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia l'11 giugno 2015

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