Ospedale, Giarre e Riposto unite nella marcia per il diritto alla salute

Stavolta, al corteo di ieri sera, c'era anche una macchina, con tanto  di altoparlante che invitava i cittadini a partecipare al corteo per  il diritto alla salute. Partiti da villa Pantano a Riposto, i  manifestanti sono saliti verso Giarre, urlando slogan, hanno percorso tutto corso Italia per giungere a piazza Duomo. Centinaia i partecipanti.
Apriva il corteo uno striscione, portato da alcuni ragazzi scout, recante l'articolo 32 della Costituzione italiana, quello che sancisce il diritto all'assistenza sanitaria. La manifestazione, promossa dalla  Rete delle associazioni jonica e da comitati spontanei di cittadini, ha raccolto una partecipazione trasversale, popolare.
Ricordate durante il corteo anche le vittime della malasanita'. Tanti i volti di questo corteo, ben consapevoli di cio'che e'stato strappato al territorio.
Francesco Camuglia, uno dei volontari piu'attivi in questi anni in difesa dell'ospedale, riferisce:"In via Forlanini, e'stato tolto l'avviso appeso all'ingresso con la scritta "Il pronto soccorso e'chiuso". Un'altro avviso adesso dice "In questa struttura e'aperto il Pte H24". Ma il personale e'ancora quello del 118". Sino a ieri mancava il defribillatore. Per il resto di mattina le uniche unita'di personale che ho visto sono stati un medico e un infermiere".
Tre le organizzazioni scout, di Giarre e Riposto, presenti alla manifestazione: Cngei, Masci e Agesci. Rosario Pappalardo, uno dei capi scout Agesci Riposto dice:"Partecipiamo oltre che a livello personale anche perche'la nostra associazione ci impone una scelta, quella di essere presenti e testimoni nella societa' in tutto cio'che non va. La nostra testimonianza puo'essere anche quella di far sentire la nostra voce".
Maria Grazia Romano, docente, spiega:"Penso si possa impugnare questa decisione di chiusura del pronto soccorso da un punto legale, ma i tempi della giustizia sono lunghissimi. Nel frattempo la protesta potrebbe portare a una soluzione di accomodo per sedare gli animi. E tutto, purtroppo, si potrebbe fermare qui". "Bisogna cogliere questo momento in cui la coscienza dei cittadini si e'risvegliata - aggiunge Maria Paola Romano - faccio appello alle istituzioni competenti affinche'pianifichino azioni per un'eventuale protesta che non si  rmi qui nel luogo, ma che possa arrivare a Palermo e che anche una
delegazione di cittadini possano conferire con la Borsellino".





Presenti consiglieri comunali di Giarre, Riposto e Sant'Alfio. Tra loro la presidente del Consiglio di Riposto, Mariella Di Guardo, che dice "Il comune di Riposto partecipa alle manifestazioni organizzate da tutti i liberi cittadini per il diritto alla salute. Siamo vicini
alle forze sociali, alla Rete delle associazioni. Speriamo che questa protesta arrivi nei luoghi deputati a prendere una decisione e venga revocata la decisione di soppressione del pronto soccorso e degli altri reparti".
Se queste manifestazioni raggiungeranno il loro scopo e le richieste della popolazione saranno accolte e'difficile dirlo. Di certo vi e'una presa di coscienza civile e un'insoddisfazione crescente che forse sinora non aveva raggiunto questi livelli. E che si aggiunge ai problemi e alle angosce che la crisi in questi anni ha portato. E con
questo la politica regionale prima o poi dovra' per forza fare i conti
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Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 29 maggio 2015

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