Giarre, una mozione per impegnare il sindaco a presentare un esposto contro l'Asp

La mozione sull’ospedale di Giarre doveva essere il piatto forte dell’ultima seduta del Consiglio comunale. E invece, la replica del sindaco al consigliere Orazio Scuderi ha dominato la prima parte di seduta.
Roberto Bonaccorsi ha risposto con un documento scritto al capogruppo di “Proposta popolare” che, nella seduta precedente, aveva attaccato il primo cittadino con un altro documento scritto. Bonaccorsi, nella sua lunga replica ha ribattuto su tutti i fronti, parlando anche del piano regolatore generale, di cui si è detto fiero di voler combattere ogni atto funzionale ad interessi particolari piuttosto che all’interesse pubblico. A proposito delle spese senza copertura (che adesso formano il buco nel bilancio comunale) ha replicato precisando che risalgono al periodo in cui Scuderi era assessore e gli altri firmatari del documento di Scuderi erano nel Consiglio che ha approvato i bilanci in cui dovevano essere previste quelle spese che invece non sono state previste.
Non è mancata la replica di Scuderi che ha rinfacciato al sindaco il primato di avere perso la maggioranza in Consiglio in meno di due anni; il capogruppo di “Articolo 4” Raffaele Musumeci ha dato man forte a Scuderi.





Al termine della diatriba politica, il Consiglio ha approvato la mozione sull’ospedale. In essa, il Consiglio impegna il sindaco a diffidare l’Asp di Catania dallo spostamento di qualsivoglia servizio, risorsa umana e strumentale operativi presso l’ex presidio ospedaliero di Giarre alla data del 27 aprile (molto poco per la verità). Il sindaco nella mozione è altresì impegnato a presentare un esposto alle autorità competenti nei confronti dei vertici dell’Asp 3 di Catania per accertare l’eventuale sussistenza di un’interruzione di pubblico servizio. Bonaccorsi dovrà anche richiedere la revoca della delibera dell’Asp n.664 del 20 aprile scorso, perché non rispondente a quanto concordato con l’assemblea dei sindaci del distretto e in quanto «foriera di altissimo rischio per la salute pubblica». Il primo cittadino dovrà altresì promuovere ogni azione utile a portare i vertici dell’Asp all’elaborazione di una nuova ed esaustiva delibera aderente a quanto concordato con i sindaci.
La mozione è stata approvata con 13 voti a favore, astenuti o fuori dall’aula i consiglieri che lavorano per o con l’Asp.  
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 13 maggio 2015

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